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Eco-braccioli, quando riciclare soldi non è un crimine

(Rinnovabili.it) – Dopo la soia, il cocco, i jeans usati, gli scarti della lana e lo zucchero è arrivato il momento anche delle vecchie  banconote fuori corso. Il programma aziendale della Ford “Recupero, Riutilizzo, Riciclo” sta tentando di dare ufficialmente il benvenuto ad una nuova materia prima secondaria nel suo ciclo produttivo. L’idea, avanzata dalla società in questi giorni, sarebbe quella di sfruttare l’enorme flusso di banconote che quotidianamente raggiunge il macero negli Stati Uniti per destinarli alla filiera del recupero ed ottenere in cambio i nuovi braccioli e vassoi per gli interni dei suoi veicoli.

“Si tratta di un flusso di rifiuti di grandi dimensioni che può essere sfruttato in questo momento”, ha spiegato alla stampa la ricercatrice Ellen Lee. I primi prototipi di eco-braccioli sono già stati realizzati, includendo nella ricerca l’utilizzo di macchine per il test delle banconote per assicurare che non vi fossero presenti residui non compatibili. I soldi risulterebbero “essere totalmente soddisfacenti”, ha aggiunto Lee, perché le alte temperature usate per trasformarli in blocchi di fibra per le parti in plastica, eliminerebbero, in ogni caso, qualsiasi particella estranea. “La ricerca di fonti alternative per i materiali sta diventando indispensabile in quanto i prezzi del petrolio continuano a salire e i materiali tradizionali e meno sostenibili diventano ogni giorno più costosi”.

 

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