Riciclo dei materiali ed ecodesign sono i principi su cui si basa ECO Yacht per le sue imbarcazioni circolari
(Rinnovabili.it) – Hanno vinto una menzione d’onore al Salone Nautico di Genova 2023 con il loro progetto di costruzione di imbarcazioni circolari e carbon neutral. Sono la casa produttrice ECO Yachts e il suo certificatore Climate standard, protagonisti di una partnership che guarda alla progettazione ecologica di barche a vela.
La climate neutrality è calcolata tenendo conto anche della compensazione delle emissioni, punto debole della maggior parte dei piani di taglio dei gas serra. Tuttavia, ECO Yachts ha pubblicato i suoi dati così come calcolati da Climate standard. La società utilizza le metodologie descritte da Greenhouse Gas Protocol, ISO 14067 e PAS2060 per verificare la neutralità climatica delle imbarcazioni.
Al Salone Nautico, le aziende hanno vinto il Design innovation award “per aver dimostrato la capacità di trasformare un prototipo in una imbarcazione di serie, utilizzando tecniche sperimentali e materiali sostenibili”.
Progettate per il riciclo
La parte più interessante, infatti, è proprio quella della progettazione, che rende queste imbarcazioni circolari e innovative. Fabio Bagnolini, tra i fondatori di ECO Yachts, ha dichiarato che “oltre all’uso di un materiale composito riciclabile, abbiamo scelto di compiere un’ulteriore passo verso una sostenibilità più completa: da stampi riciclabili fino a vele e sistemi di propulsione di ultima generazione”.
Gli scafi di queste imbarcazioni sono progettati con l’obiettivo di agevolare le operazioni di smantellamento a fine vita, seguendo il principio del “designing for disassembly”. In una nota, l’azienda dichiara inoltre che “ogni aspetto del processo di progettazione, a partire dalla selezione dei materiali, sarà mirato a minimizzare i pesi, per consentire una navigazione a vela ottimale in qualsiasi condizione e ridurre al minimo l’utilizzo dei motori. A bordo, gli impianti e i sistemi saranno alimentati da fonti rinnovabili: energia solare, idraulica ed eolica”.
Dove non può arrivare il design, toccherà compensare. “Abbiamo calcolato le emissioni generate dalla produzione del nostro primo modello, l’ecoracer30, che saranno compensate investendo in alcuni progetti selezionati”, spiega Bagnolini. “Ovviamente, misurare e compensare è solo il primo passo e, anche grazie al supporto del team di climate standard, ci impegneremo in un piano di riduzione che renderemo pubblico”.