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Sostenibilità alimentare: creato un dolcificante dagli scarti della frutta

Economia circolare e riduzione degli sprechi sono gli obiettivi di Fooditive. L’azienda olandese ricicla la frutta di terza scelta scartata dai produttori di succhi di frutta oppure quella esteticamente brutta che fatica a trovare uno sbocco nei mercati e ne ricava un dolcificante naturale al 100%

dolcificante
via depositphotos.com

(Rinnovabili.it) – La sostenibilità è solo una tendenza? Non per Fooditive, un’azienda olandese che in poco tempo ha fatto passi da gigante. Fooditive è impegnata nel settore degli ingredienti a base vegetale: fornisce ingredienti innovativi e naturali ai produttori di alimenti e bevande.

In attesa della licenza novel food

Attualmente è in procinto di ottenere dall’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) la licenza novel food per il suo nuovo dolcificante.

Il dolcificante deriva dagli scarti della lavorazione della frutta. Fooditive ricicla una materia prima considerata side stream, ovvero di terza scelta, dai produttori di succhi di frutta o più semplicemente frutta buona ma esteticamente brutta che non trova sbocco nei mercati.

Il miglioramento del processo di produzione permette di produrre fino a 30 tonnellate di dolcificante a settimana da 83 tonnellate di mele, pere, ciliegie e banane.

Un’ottima soluzione per ridurre gli sprechi e aumentare la sostenibilità nelle filiere di produzione proponendo prezzi competitivi.

Una rivoluzione nel campo dei dolcificanti

Per Fooditive questo dolcificante è il punto di partenza di una vera e propria rivoluzione nel campo dei dolcificanti nonché una valida alternativa allo zucchero.

Il primo passo di Fooditive è stato quello di proporre il dolcificante all’industria alimentare per scopi di ricerca e sviluppo.

Dopo tre anni di verifiche, Fooditive ha presentato la richiesta a EFSA per il 5-D-cheto-fruttosio. Il dolcificante è sviluppato con tecniche di bioraffinazione.

Secondo uno studio di Report Linker, Fooditive è l’unica startup in grado di competere con i concorrenti globali dell’industria dei dolcificanti alimentari.

La sostenibilità non è solo marketing

Fooditive nasce a Rotterdam nel 2018 dall’idea di un ragazzo giordano di 17 anni, Moayad Abushokhedim: «La sostenibilità è nel nostro DNA; non lo consideriamo solo uno strumento di marketing. La nostra missione è sviluppare ingredienti a base vegetale che supportino un corpo sano e un ambiente sano».

L’obiettivo di fondo è rendere il mondo più sano e sostenibile e Fooditive si impegna per raggiungere una sostenibilità sociale, economica e ambientale.

Undici anni di ricerca per giungere a produrre un dolcificante naturale al 100% che avesse il gusto e le funzioni dello zucchero, fosse sano per le persone e non danneggiasse il Pianeta.

L’azienda ha ricevuto numerosi premi per le sue idee innovative e sostenibili, esempi di economia circolare, ed è rientrata tra i finalisti dell’Index Award 2021.

Il team di Fooditive è consapevole di dover percorrere una strada lunga e impegnativa, tuttavia l’approvazione dell’EFSA costituirà sicuramente un asso nella manica che susciterà l’interesse degli investitori e delle aziende alimentari, di cui aspira a diventare partner.