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Distillazione distruttiva, la nuova frontiera del riciclo pfu

Il processo scompone i pfu in carbonio, acciaio e petrolio che possono essere rimessi sul mercato. L’idea candidata ai prestigiosi Edison Awards

Distillazione distruttiva la nuova frontiera del riciclo pfu

(Rinnovabili.it) – Una società di Melbourne che ha trovato un metodo originale per riciclare pneumatici fuori uso (pfu) è il primo finalista nel più ambìto premio mondiale per l’innovazione.

Lo smaltimento dei vecchi pneumatici è uno dei grandi problemi ambientali del mondo, e l’Australia vi contribuisce con 24 milioni di gomme che giungono a fine vita ogni anno. La Green Distillation Technologies, azienda finalista del premio internazionale, gestisce attualmente un programma pilota per trasformare gli pneumatici fuori uso in carbonio, petrolio e acciaio che possono essere venduti e riutilizzati.

Distillazione distruttiva, novità nel riciclo dei pfu

Il processo si chiama distillazione distruttiva e utilizza il calore (non superiore a 500°C) per degradare le gomme ai tre elementi fondamentali.

«È un po’ come cuocere una torta al contrario», ha detto il direttore operativo della GDT, Trevor Bayley.

L’idea è valsa questa nomination per gli Edison Awards alla GDT, premio per l’innovazione che prende il nome dal famoso inventore. I vincitori saranno annunciati a New York il 23 aprile.

Dopo il processo di distillazione distruttiva, il carbonio ricavato si presenta come polvere nera e fuligginosa, e può essere venduto per rinforzare prodotti in gomma. L’acciaio, invece, viene raccolto pulito e può essere rivenduto alle aziende che producono pneumatici. Il petrolio può infine essere usato come combustibile per il riscaldamento, in alcuni motori diesel, o raffinato per trasformarsi in carburante per aerei.

Gli pneumatici fuori uso come volano di green economy

L’amministratore delegato dell’azienda australiana, Craig Dunn, dichiara che ha ricevuto diverse proposte di acquisto del petrolio ottenuto dalla distillazione distruttiva.

Oggi il gruppo sta costruendo un impianto commerciale da 8 milioni di dollari a Warren, nel New South Wales. Secondo il progetto, dovrebbe essere in grado di trattare fino a 19.000 tonnellate di pneumatici all’anno, che significa grossomodo 658 mila pezzi.

Nel Paese esistono altri operatori che riciclano pneumatici fuori uso, ma i loro processi prevedono un pre-trattamento del pneumatico e una triturazione (come avviene in Italia) per poi rimuovere i fili metallici. Con la distillazione distruttiva, secondo la Green Distillation Technologies, si risparmia tempo e, soprattutto, molto denaro.