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Il diritto alla riparazione è ormai pronto per essere implementato in UE

Ieri l’accordo politico tra Parlamento UE e Consiglio ha sancito il sostanziale via libera per la direttiva che introduce il diritto alla riparazione

diritto alla riparazione
Foto di PR MEDIA su Unsplash

Con il diritto alla riparazione nuove misure incentivano l’estensione della durata dei prodotti

(Rinnovabili.it) – Anche il diritto alla riparazione potrebbe entrare nella lista delle cose fatte entro fine mandato da questo Parlamento Europeo. I negoziatori dell’Eurocamera hanno infatti raggiunto un accordo provvisorio con quelli degli stati membri su una legislazione finalizzata a ridurre gli sprechi e rafforzare l’operato dei riparatori, rendendo più semplice ed economico aggiustare prodotti che si rompono. L’accordo, sancito ieri ancora non scritto (questione di formalità), si concentra sul potenziamento di quello che ha preso il nome di diritto alla riparazione per i consumatori, chiarificando gli obblighi dei produttori e incoraggiando i cittadini a prolungare il ciclo di vita di un prodotto portandolo ad aggiustare quando si rompe.

Cosa contiene il patto sul diritto alla riparazione

Le principali misure dell’accordo includono l’obbligo per i produttori di riparare prodotti di uso comune come lavatrici, aspirapolvere e smartphone. Rimane aperta la possibilità di ampliare l’elenco dei prodotti nel tempo. Dopo la scadenza della garanzia legale del prodotto, inoltre, rimane obbligatorio per il produttore riparare il prodotto, offrendo opzioni come la sostituzione temporanea durante le riparazioni o l’offerta di un’unità ricondizionata come alternativa.

Per l’industria significa lavorare per mettere a disposizione pezzi di ricambio a un prezzo ragionevole. L’accordo vieta anche ai produttori di ostacolare le riparazioni attraverso clausole contrattuali, tecniche hardware o software, incoraggiando l’uso di pezzi di ricambio di seconda mano o realizzati in 3D da parte di riparatori indipendenti.

Per facilitare il processo, sarà istituita una piattaforma online europea con sezioni nazionali, consentendo ai consumatori in ogni paese UE di trovare negozi di riparazioni locali, venditori di beni ricondizionati, acquirenti di articoli difettosi o iniziative di riparazione guidate dalla comunità come i repair café.

Ogni stato membro dovrà introdurre almeno una misura per promuovere la riparazione, come buoni riparazione e fondi, campagne informative, corsi di riparazione e supporto per l’apertura di spazi per riparare oggetti gestiti dalle comunità.