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Dalla Germania una tecnica per produrre acciaio dagli scarti di alluminio

Il trattamento del fango rosso rende possibile ottenere acciaio dagli scarti dell’alluminio ed evitare un pesante impatto ambientale

acciaio dagli scarti di alluminio
Foto di Blaz Erzetic su Unsplash

Il Max Planck Institute propone di produrre acciaio dagli scarti di alluminio con la sanificazione al perossido di idrogeno

(Rinnovabili.it) – L’alluminio è uno dei metalli più diffusi al mondo, ma la sua produzione genera un rifiuto chiamato “fango rosso”, un tipo di residuo di bauxite con un alto impatto ambientale. Adesso però è pronto per avere una seconda vita: addirittura, secondo uno studio, sarebbe possibile produrre acciaio dagli scarti di alluminio. Un team di metallurgisti tedeschi del Max Planck Institute ha infatti sviluppato una tecnica per estrarre il ferro dai sottoprodotti dell’industria. In un articolo pubblicato sulla rivista Nature, il gruppo ha descritto il processo impiegato e la sua efficienza. 

Ogni anno, circa 180 milioni di tonnellate di fango rosso vengono prodotte in tutto il mondo, riempiendo discariche e altri luoghi di deposito di 4 miliardi di tonnellate totali di materiale pericoloso. Il fango rosso è infatti altamente alcalino e contiene una concentrazione elevata di metalli pesanti.

Ricerche passate hanno dimostrato che questo sottoprodotto può essere utilizzato come materiale da costruzione, ma finora solo il 3% dei rifiuti prende la via dell’edilizia. Ecco perché il gruppo di ricercatori tedeschi ha cercato (e trovato) un modo per ridurre l’impatto ambientale del fango rosso recuperando il ferro che contiene.

Il team ha sviluppato una camera speciale dove il materiale subisce una sanificazione al plasma di perossido di idrogeno per un massimo di 15 minuti. Il trattamento converte il fango rosso in una massa viscosa nella fase iniziale. Nei minuti successivi, poi, questa viene ridotta a ferro liquido e vapore. Come atto finale, il ferro liquido viene estratto in globuli.

La domanda è: sì, ma quanto costa un tale procedimento? Gli scienziati l’hanno prevista e hanno fatto i conti. Dicono che si tratta di un approccio economicamente sostenibile su larga scala, anche se sottolineano che occorre un impianto pilota per verificare le loro proiezioni. In più, bisognerebbe mettere calcolare i costi di trattamento dei fumi che si liberano nel processo. Se il bilancio resta positivo, oltre a ridurre i rifiuti derivanti dalla produzione industriale di alluminio, il ferro prodotto dal fango rosso può essere utilizzato per la produzione di acciaio.