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Dal MASE 450 milioni per nuovi impianti di recupero materia

impianti di recupero materia
Foto di Hans da Pixabay

Passi avanti per l’attuazione del PNRR

(Rinnovabili.it) – Con una nota sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il governo ha annunciato lo stanziamento di 450 milioni destinati all’apertura di nuovi impianti per il recupero della materia.

Attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sarà infatti possibile dare corpo a 65 nuovi progetti che riguarderanno il trattamento di rifiuti per generare nuova materia; tra questi assorbenti, fanghi, pelletteria e residui tessili, materiali in genere destinati allo smaltimento in discarica e inceneritori ma che, secondo il Ministro Gilberto Pichetto Fratin, provengono da “Settori nevralgici in cui serve innovazione”.

450 milioni di euro per i nuovi impianti di recupero di materia

Il contributo economico complessivo individuato dal MASE ammonta a 450 milioni di euro in totale; il fondo è destinato a 65 progetti, in parte dedicati alla realizzazione di nuovi impianti, in parte destinati invece all’ammodernamento di siti esistenti. L’intervento sarà rivolto a progetti che hanno come destinazione il trattamento di quattro specifici tipi di rifiuti, ritenuti tradizionalmente “non riciclabili” e quindi smaltiti in inceneritori o discariche. Si tratta di scarti di produzione ordinaria e quotidiana come i materiali assorbenti di utilizzo personale e i rifiuti tessili, ma anche dei fanghi di acque reflue e dei rifiuti di pelletteria come quelli prodotti dall’industria conciaria. 

Lo stanziamento è avvenuto attraverso un decreto promulgato dal Dipartimento dello Sviluppo Sostenibile del Ministero e avvicina il nostro Paese al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per il quale l’Italia, entro il 2026, è tenuta all’apertura di nuovi impianti di trattamento e recupero di materia e ad adeguare quelli già esistenti. 

Potranno beneficiare del fondo enti locali come le città metropolitane e i comuni, gli enti di ambito, i consorzi industriali e quelli di bacino e le diverse autorità e agenzie territoriali. 

Le proposte che si sono aggiudicate il finanziamento sono state selezionate tra le 218 candidature giunte al MASE. Gli interventi approvati riguardano 33 impianti per il centro-sud, con un investimento complessivo di 270 milioni di euro, e 32 progetti che si collocheranno nel Nord del Paese e per i quali sono stati destinati 180 milioni di euro. 

Per il ministro Gilberto Pichetto Fratin, “questo decreto è una nuova grande occasione rivolta a tutto il sistema Paese di incrementare il recupero di materia in settori nevralgici. Un investimento, dunque, su quel processo di economia circolare che vede l’Italia in prima fila e che deve continuamente alimentarsi di innovazione per portare risultati tangibili alle comunità nazionali”.

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