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Con Corepla in viaggio tra le best practices dell’economia circolare

Con Corepla in viaggio tra le best practices dell’economia circolare(Rinnovabili.it) – Il tour di Corepla, il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in lastica, fa tappa in Campania. E da questo territorio e dal suo difficile rapporto con la gestione dei rifiuti, che prosegue il viaggio tra le migliori realtà di economia circolare oggi esistenti in Italia. Un giro tra le più avanzate case history di realtà industriali ad alta competitività che hanno dato prova di saper coniugare progresso economico, nuova occupazione, società e sostenibilità ambientale.

 

A partire da quella dell’azienda SRI – ERREPLAST in Gricignano di Aversa (CE), un innovativo polo di selezione e riciclo degli imballaggi in plastica.

Fondata da Mario Diana, imprenditore libero e, proprio per questo, ucciso dal clan dei Casalesi nel giugno dell’85, ora l’azienda è portata avanti dai figli  Antonio e Nicola con tenacia e lungimiranza: due qualità ricompensate dai risultati dal momento che SRI – ERREPLAST è una realtà di livello europeo che occupa una superficie di 80.000 metri quadrati e 150 operai. Con la sua attività solo nel 2015, ha consentito di evitare emissioni per circa 103.500 tonnellate di CO2 equivalenti.

 

“C’è un numero che da solo fornisce l’evidenza del cambiamento in atto: Sud +14%”, commenta Giorgio Quagliuolo, Presidente Corepla. “E’ lo straordinario dato Corepla per l’anno 2015 che indica l’incremento delle raccolte differenziate degli imballaggi in plastica nel Sud d’Italia. In Campania, nel volgere di pochi anni, si è passati dall’emergenza nella gestione dei rifiuti urbani ad una raccolta differenziata degli imballaggi in plastica pro capite solo di poco inferiore a quella della Lombardia. Crescono anche altre regioni del Sud tra cui Abruzzo e Sardegna. Ed è proprio l’incremento della raccolta che permette di valorizzare le best practice industriali in materia di selezione e riciclo come queste, sottraendo materiali riciclabili alle discariche per trasformarli in materie prime seconde di qualità che rendono la nostra industria competitiva e sostenibile nel mercato globale”.

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