Rinnovabili • estrarre oro dai rifiuti elettronici

Con questa spugna ecologica estrarre oro dai rifiuti elettronici è più efficiente

Un materiale formato da ossido di grafene e chitosano permette di estrarre oro dai rifiuti elettronici con rese altissime e senza scarti

estrarre oro dai rifiuti elettronici
via depositphotos.com

Tre università scoprono come estrarre oro dai rifiuti elettronici senza inquinare

Per estrarre oro dai rifiuti elettronici a volte basta… un colpo di spugna. Un team internazionale di chimici e scienziati dei materiali ha sviluppato un materiale composito formato da ossido di grafene e chitosano, un biopolimero naturale già usato nell’industria farmaceutica e alimentare. Il processo ha fatto sì che il chitosano si autoassemblasse su scaglie di grafene bidimensionali. La combinazione dei due materiali consente alla spugna di assorbire efficacemente gli ioni d’oro e di trasformarli in particelle solide, pronte per essere raccolte senza il bisogno di reagenti chimici tossici. Il grafene è infatti noto per la sua capacità di assorbire ioni metallici, mentre il chitosano svolge un ruolo riducente, convertendo cataliticamente gli ioni d’oro nella loro forma solida.

La ricerca, condotta dalla National University of Singapore, in collaborazione con la University of Manchester e la Guangdong University of Technology, è stata pubblicata sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences.

Una nuova alba per il recupero metalli preziosi dai RAEE

Estrarre oro dai rifiuti elettronici, come cellulari e computer dismessi, è un processo complesso. Fino a oggi, ha prodotto quasi sempre rese basse e inquinanti dannosi. La spugna di grafene e chitosano rappresenterebbe invece una svolta: durante i test, il nuovo dispositivo ha dimostrato di poter estrarre fino a 17 grammi di ioni Au3+ per grammo di spugna e oltre 6 grammi di Au+. Si tratta di valori circa dieci volte superiori rispetto a quelli dei metodi tradizionali.

Per verificare l’efficacia della spugna, i ricercatori hanno utilizzato veri rifiuti elettronici forniti da un’azienda di riciclo. Anche con materiali complessi, la spugna è stata in grado di estrarre l’oro in modo rapido e senza sprechi.

La scoperta, secondo gli scienziati, rappresenta un passo avanti significativo verso un riciclo dei rifiuti elettronici più sostenibile ed efficiente. Come sanno bene i lettori di Rinnovabili, questo è un settore critico vista la crescita dei dispositivi elettronici a livello globale. Se implementata su scala industriale, la spugna potrebbe ridurre drasticamente l’impatto ambientale dell’estrazione dei metalli preziosi.

About Author / La Redazione