Un team di ricercatori ha impegato un catalizzatore più efficiente e selettivo per rendere il processo di idrogenolisi della plastica economicamente fattibile.
Ottenere combustibili dalla plastica riciclata con un processo più facile ed economico
(Rinnovabili.it) – Un nuovo metodo di riciclo, presentato al meeting autunnale dell’American Chemical Society a Chicago, consente di ottenere combustibili dalla plastica riciclata “sottraendo” componenti all’equazione anziché aggiungerli. L’innovazione è frutto un gruppo di scienziati guidati dal Pacific Northwest National Laboratory (PNNL), una delle braccia di ricerca del Dipartimento dell’Energia statunitense.
Molte plastiche risultano ancora oggi difficili da riciclare per motivi economici e pratici. In altre parole esistono i processi per regalare a questi rifiuti una seconda vita, ma sono troppo costosi o complicati da attuare. Processi come l’idrogenolisi, reazione che permette di rompere i legami dei polimeri aggiungendo idrogeno. Per essere economicamente fattibile, l’idrogenolisi ha bisogno di catalizzatori efficienti e selettivi.
Ed è esattamente a questo livello che interviene il lavoro condotto dal PNNL. Gli scienziati hanno scoperto che riducendo la quantità di rutenio – il metallo prezioso impiegato come catalizatore della reazione – venissero migliorate efficienza e selettività del riciclo. nel dettaglio il basso rapporto tra metallo e struttura di supporto aumenta il disordine a livello molecolare.
leggi anche MakeITcircular, fino a 3.000 € per chi rende il mondo più “circolare”
“La scoperta chiave che riportiamo è il bassissimo carico di metallo”, ha spiegato il chimico Janos Szanyi, che ha guidato il team di ricerca. “Questo rende il catalizzatore molto più economico.” “È stato molto interessante per noi che non fosse stato pubblicato nulla in precedenza che mostrasse questo risultato”, ha affermato il ricercatore post-dottorato Linxiao Chen, che ha presentato i risultati all’ACS. “Questa ricerca mostra l’opportunità di sviluppare catalizzatori efficaci, selettivi e versatili per l’upcycling della plastica”.
Il metodo sviluppato, inoltre, produce meno metano, un sottoprodotto delle conversioni altamente climalterante. Il risultato è un processo che, in maniera più efficace di quelli tradizionali, consente di ottenere dalla plastica riciclata combustibili e altri prodotti a base di carbonio.
L’ultimo scoglio da superare, per gli scienziati, è rappresentato dal cloro, la cui presenza influisce sull’efficienza della conversione chimica. “Stiamo esaminando condizioni di estrazione più esigenti – ha detto Oliver Y. Gutiérrez, chimico esperto in applicazioni industriali per la catalisi. “Quando non si dispone di una fonte di plastica pulita, in un processo di riciclo industriale, si dispone di cloro da polivinilcloruro e altre fonti. Il cloro può contaminare la reazione di riciclo della plastica. Vogliamo capire che effetto ha sul nostro sistema.”