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Cobat: da 25 anni leader nel riciclo

Il Consorzio multifiliera, nato con la sola missione del riciclo batterie esauste, festeggia il quarto di secolo fra numeri in crescita e nuovi progetti

Cobat da 25 anni leader nel riciclo - 300(Rinnovabili.it) – Il Cobat spegne 25 candeline con la volontà di continuare ad evolversi e a presidiare la filiera del riciclo batterie, ma non solo. Il Consorzio, guidato dal presidente Giancarlo Morandi, ha festeggiato il quarto di secolo venerdì pomeriggio a Roma. Ospiti dell’evento sono stati i rappresentanti di diverse realtà: dall’ambientalismo – rappresentato da Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente e Raimondo Orsini, direttore generale della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – alla politica, con la presenza di Maurizio Pernice, direttore generale per la tutela del territorio e delle risorse idriche del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

 

Nato nel 1988, il Cobat ha vissuto negli anni una fase di crescita, trasformandosi da consorzio obbligatorio di raccolta e riciclo delle batterie al piombo esauste, a realtà multifiliera che ha deciso progressivamente di abbracciare nuovi settori: pile e accumulatori esausti, RAEE, pannelli fotovoltaici giunti a fine vita e pneumatici fuori uso. Oggi è il primo player italiano nell’ambito del riciclo, in grado di stringere legami con oltre 80mila produttori di rifiuto tra artigiani, officine, distributori e isole ecologiche.

Giancarlo Morandi, presidente del Cobat ha potuto così esultare: «Per il consorzio è stato possibile raggiungere questo importante traguardo grazie a un intenso lavoro di squadra che mette in sinergia produttori/importatori, associazioni di categoria, impianti di trattamento e riciclo e una capillare rete logistica costituita dai punti Cobat».

 

Grazie al suo consolidamento entro i confini nazionali, il consorzio ha deciso di spingersi “in capo al mondo” nella sua “Top Recycling Mission”, che nel 2013 ha portato una sua delegazione a sostituire i moduli fotovoltaici e le batterie che alimentano il laboratorio-piramide sui cambiamenti climatici sull’Everest, a 5 mila metri di quota.

 

Cobat da 25 anni leader nel riciclo

 

Inoltre, da qualche tempo ha diretto le proprie attenzioni anche al settore della ricerca: è notizia ancora fresca la firma dell’accordo con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) intenzionato ad unire le competenze e trovare una tecnologia affidabile per il riciclo delle batterie al litio. L’utilizzo di questi accumulatori è decuplicato negli ultimi 10 anni, e il loro destino è quello di diffondersi sempre di più. Diventa pressante, perciò, la necessità di trovare un metodo di smaltimento e recupero sostenibili per questo tipo di rifiuti. Un compito non facile, per le caratteristiche del materiale e l’andamento del mercato. Ma Cobat ci ha puntato molto, e chissà che presto non se ne comincino a vedere i risultati.