(Rinnovabili.it) – Da Reggio Calabria a Cosenza, un viaggio per le strade della Calabria all’insegna della difesa e del rispetto dell’ambiente: CircOLIamo, la campagna informativa itinerante ideata dal COOU, arriva martedì in Calabria. Nell’arco di quattro giorni toccherà Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Cosenza. In ciascuna città, il 19, 20, 21 e 22 maggio si terranno conferenze stampa sul tema degli oli usati, i rischi per l’ambiente, l’importanza del riciclo dei rifiuti pericolosi e le opportunità per l’economia locale. In ogni tappa, il team di CircOLIamo incontrerà i ragazzi delle scuole del territorio, che parteciperanno agli educational loro dedicati e si sfideranno a “Green League”, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale.
Organizzata dal COOU con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e di ANCI, la campagna è incentrata sulla corretta gestione dell’olio lubrificante usato e punta a promuovere, attraverso un’azione capillare, il dialogo con i cittadini e le istituzioni locali. All’interno di strutture gonfiabili leggere – che si trasformeranno in sala conferenza e in sala giochi per gli studenti – il team del Consorzio incontrerà le istituzioni, i media locali, la business community e il mondo della scuola. Il progetto si lega a un’iniziativa “storica” del COOU: il primo “CircOLIamo” fu realizzato nel 1994 e quella del 2015-16 è la prima campagna a zero emissioni, perché la quantità di CO2 generata sarà compensata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire la CO2 immessa in atmosfera; attraverso il portale www.circoliamo2015.it e l’hashtag Twitter #circoliamo2015 è possibile seguire ogni tappa della campagna.
Il Consorzio, attivo dal 1984, in Italia recupera oggi circa il 98% dell’olio usato raccoglibile.
«La piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – spiega il presidente, Paolo Tomasi – si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo bisogno del supporto dalle amministrazioni locali con una sempre maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati, e di sensibilizzare al contempo gli operatori dell’informazione e i cittadini sui danni ambientali derivanti da uno smaltimento scorretto di questo rifiuto pericoloso».