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Che fine fa la carta dei cittadini eco-virtuosi?

Cento aziende della filiera del riciclo di carta e cartone pronte a partecipare al “porte aperte” di Comieco e a mostrare cosa accade dopo il cassonetto

(Rinnovabili.it) – Come si ricuperano carta e cartone? Che fine fanno, ogni giorno, i migliaia di giornali, sacchetti e scatole destinati alla raccolta differenziata? Per spiegarlo torna anche in questo 2012 RicicloAperto, la campagna di informazione di Comieco che coinvolge circa cento aziende della filiera distribuite su tutto il territorio nazionale in una tre giorni di “porte aperte”.

Con la collaborazione di Assocarta, Assografici, Fise Unire, Fise Assoambiente, Federambiente, Anci e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, l’evento è pronto soddisfare le curiosità degli italiani in merito al recupero di carta e cartone. Dal 19 al 21 aprile, tutti i segmenti della filiera – produzione cartaria, fabbricazione degli imballaggi, recupero e selezione dei materiali per il recupero – sveleranno a grandi e piccoli il mondo del riciclo dei materiali a base cellulosica, facendo conoscere una realtà (3 milioni di tonnellate solo nel 2010) leader in Europa e seconda solo alla Germania. “

“La filiera della produzione-riciclo di carta e cartone è cresciuta a ritmi importanti, – afferma Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco –  le imprese sono oggi oltre 4.000 (140 produttori di materia prima, oltre 3.000 aziende produttrici di imballaggi, 250 aziende impegnate nei servizi di raccolta, oltre 700 operatori e piattaforme impegnati nel trattamento per il riciclo) e realizzano una produzione di 4,5 milioni di tonnellate di imballaggi immessi al consumo. Quello del riciclo di carta è insomma un settore che produce ricchezza e benefici ambientali oltre ad essere un’eccellenza a livello europeo: nel 2010, infatti, è stato recuperato e riciclato circa il 90% degli imballaggi immessi al consumo. Un risultato notevole soprattutto considerando che il tasso di riciclo medio europeo si attesta al 68,9%”.

L’eccellenza italiana tuttavia è ancora poco nota agli abitanti dello Stivale. Secondo quanto emerge dal sondaggio curato da IPSOS per ben 7 italiani su 10 sono convinti che il nostro Paese sia a metà o addirittura in fondo alla classifica europea; solo per il 4% del campione si trova al 1° posto. Migliorano invece le conoscenze in merito alla qualità della raccolta di carta e cartone: la percentuale di impurità nella raccolta differenziata dei cittadini è scesa al 2,6%, mentre quella delle imprese, detta selettiva, è pari allo 0,7%.

Inoltre, aggiunge Comieco, “l’elevato impiego di maceri nel settore cartario in un paese come il nostro, storicamente scarso di materie prime, rende la filiera della raccolta-recupero di carta e cartone un comparto strategico per l’industria. Rispetto ai 9 milioni di tonnellate della produzione nazionale di carta e cartone, più della metà – 5,2 milioni di tonnellate, pari al 57% del totale – è basata infatti sull’utilizzo di macero proveniente da raccolta differenziata. Per produrre 1 tonnellata di carta occorrono circa 1,1 tonnellate di macero (2 tonnellate nel caso di produzione di carta tissue). I volumi più elevati di macero vengono utilizzati nella produzione di imballaggi, che impiegano l’85% dei consumi nazionali e presentano un tasso di utilizzo prossimo al 100%”.

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