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Centri di riuso, il FVG li finanzia con quasi 940mila euro

Centri di riuso, il FVG li finanzia con quasi 940mila euro

 

(Rinnovabili.it) – Nascono con l’obiettivo di recuperare oggetti in buone condizioni ma destinati alla discarica e fornirli gratuitamente a nuovi utilizzatori. Sono i Centri di Riuso, strutture attrezzate che stanno lentamente contagiando la cultura italiana del risparmio. Vere e proprie perle dell’economia circolare, i centri di riuso hanno trovato la loro patria nel Friuli Venezia Giulia, prima regione in Italia a finanziare attivamente questo tipo di realtà. E l’ultimo incentivo a questa buona pratica arriva proprio in questi giorni con la decisione da parte della Giunta regionale di sostenere la realizzazione di nuove strutture nei comuni di Gemona, Campoformido, Gonars, Casarsa della Delizia e Romans d’Isonzo. A loro andranno 938mila euro di finanziamento così come previsto dal Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti, approvato dalla Giunta a febbraio 2016.

 

Spiega l’assessore all’Ambiente, Sara Vito “La salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà sociale sono aspetti fondamentali per realizzare uno sviluppo sostenibile. La Regione è impegnata nel promuovere la diffusione dei centri di riuso comunali ed intercomunali in quanto riutilizzare ciò che viene scartato fa bene all’ambiente e alla nostra comunità”. Il primo finanziamento ai Centri di riuso risale al 2015. Il sostegno regionale ai Comuni è stato infatti avviato con la LR 20/2015 che autorizza l’Amministrazione regionale a concedere ai Comuni, anche in forma associata, contributi fino all’80 per cento della spesa riconosciuta ammissibile per la realizzazione e l’allestimento di centri di riuso.

 

Per l’anno 2015 è stata autorizzata la spesa di 500mila euro. Con l’assestamento del bilancio per l’anno 2016 e del bilancio per gli anni 2016-18, la Giunta ha approvato un ulteriore stanziamento di mezzo milione di euro. Contributi per 481.600 euro sono stati concessi nel 2015 ai Comuni di Udine, Pavia di Udine, Bagnarla Arsa e Majano.

“Abbiamo avviato questo progetto – conclude Vito – convinti che potesse intercettare l’interesse del territorio. La buona riuscita del bando testimonia che l’iniziativa ha ottenuto un buon riscontro e che è sempre più diffusa la cultura della sostenibilità ambientale”.

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