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I Centri del riuso diventano spazi per la cultura circolare

La Regione approva le nuove linee guida per i centri comunali, frutto del percorso partecipato condotto nei mesi scorsi

centri del riuso

(Rinnovabili.it) – L’Emilia Romagna rispetta la promessa di regalare all’economia circolare una corsia preferenziale. La Regione ha approvato ieri le linee guida per i Centri di Riuso comunali, gli spazi organizzati dagli enti locali per combattere il fenomeno dell’usa e getta. I centri del riuso nascono dall’esigenza di venire incontro alle classi sociali più deboli, rinforzando nel contempo le politiche di riduzione dei rifiuti. Il loro funzionamento è semplice:  i cittadini possono portarvi prodotti e beni in disuso, dalle biciclette alla lavatrici, che vengono rimessi a nuovo e offerti sul mercato a prezzi convenienti. Una sorta di usato garantito.

Dopo un periodo massimo di sei mesi, se il bene non è stato venduto, viene portato a un centro di raccolta rifiuti, per essere riciclato e smaltito o, previo accordo con il Comune, devoluto ad associazioni senza fini di lucro.

 

L’Emilia Romagna è una delle regioni più attive su questo fronte: sul territorio si contano 28 centri comunali attivi e altri 12 in fase di realizzazione. Per facilitarne e standardizzarne l’operatività, la Giunta ha elaborato nuove regole(delibera 1382/2017) definite dopo aver ascoltato proposte e esigenze di Comuni e gestori.

 

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Tra le novità, la semplificazione dei moduli e delle modalità di accesso: dopo una prima registrazione, per tutte le visite successive basterà il riconoscimento da parte del personale. Inoltre i gestori avranno da oggi in poi la possibilità di effettuare piccole manutenzioni di parti elettriche ed elettroniche sui beni . Infine, sarà possibile utilizzare i centri come spazi educativi dove realizzare le iniziative dedicate all’economia circolare.

 

“Le nuove regole sono frutto di un ampio percorso di partecipazione che la Regione ha promosso per raccogliere suggerimenti e idee al fine di rendere sempre più efficiente il funzionamento di queste strutture, mettendo a valore le esperienze già in atto sul territorio: a ciascuno dei soggetti che hanno portato il loro contributo di idee e proposte va il mio ringraziamento”, afferma Paola Gazzolo, assessore regionale all’ambiente. “Siamo impegnati nel potenziarne la rete: lo dimostra il finanziamento di quasi 1 milione di euro messo a disposizione nei mesi scorsi con il Fondo incentivante previsto dalla legge sull’economia circolare. Un investimento che intendiamo confermare anche in futuro perché rappresenta uno dei tasselli fondamentali della strategia regionale per ridurre la produzione dei rifiuti, ponendo al centro la prevenzione e il riuso”.