L’artista Vhils ha ideato un reef artificiale con parti di centrali a carbone dismesse
(Rinnovabili.it) – Restano meno di due settimane per visitare la mostra subacquea ideata da Alexandre Farto (nome d’arte Vhils), street-artist portoghese della generazione di Banksy, Blu e tanti altri artisti capaci di fondere denuncia e proposta in lavori di impatto che campeggiano nelle nostre città. Farto ha utilizzato parti di centrali a carbone dell’azienda EDP, che presto troveranno nuova vita in fondo all’oceano. La pre-mostra (i pezzi non sono stati ancora immersi nell’acqua) è disponibile presso la sede della società, a Lisbona, ed è ad ingresso libero.
EDP ha voluto ingaggiare lo street artist dopo aver preso l’impegno a diventare 100% green entro il 2030, abbandonando la produzione energetica da fonti fossili. Vhils ha accettato quindi di sviluppare un progetto artistico con parti di impianti che in passato venivano utilizzate per produrre elettricità. Ora che le centrali a carbone stanno per essere dismesse e convertite in impianti ad energia rinnovabile, i componenti diventeranno letteralmente “pezzi da museo”.
Una seconda vita sostenibile per le centrali inquinanti
“L’idea di sommergere installazioni artistiche composte da parti di centrali termoelettriche disassemblate nell’oceano ha un forte peso metaforico rispetto alla necessità di un uso responsabile delle risorse e mette in luce le questioni ambientali che richiedono una risposta urgente e sono il risultato dell’attività umana su il pianeta – ha detto Alexandre Farto – Questo progetto cerca di promuovere lo sviluppo di modi innovativi per creare sistemi che stabiliscano un rapporto armonioso con la natura. Trasformare questi materiali in un ecosistema favorevole alla crescita delle barriere coralline è un esempio di questo approccio, e spero che sia il primo di molti passi verso un futuro sempre più consapevole e sostenibile”.
Il progetto è durato ben tre anni, impiegando più di 200 persone del Vhils Studio e di vari team. L’artista e la sua squadra hanno visitato gli impianti dismessi, creando il concept creativo per EDP Art Reef (questo il nome dell’installazione), scegliendo i materiali e ragionando sulla loro disposizione. Il risultato finale sarà una mostra sottomarina al largo della costa di Albufeira, con pezzi unici e di grandi dimensioni che cambieranno nel tempo a causa dell’influenza degli elementi. Su indicazione dei biologi marini che forniscono supporto tecnico al progetto, tutti i pezzi sono stati progettati per consentire il passaggio della fauna locale. Inoltre, alla base di ciascuno verranno impiantati coralli vivi conservati in cattività.
Ne verrà fuori un nuovo reef artificiale, collocato a circa 12 metri sotto il livello del mare e visitabile solo da sub qualificati. Ecco perché l’esposizione preliminare nella sede di EDP potrebbe essere l’unica occasione di dire addio a un pezzo di storia dei sistemi energetici per chi non ha un brevetto per le immersioni in profondità.