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In Germania il primo cementificio alimentato dai rifiuti eolici

Frutto della collaborazione tra Geocycle e Holcim, il progetto recupera energia e materiali dalle pale dismesse di GE da destinare alla produzione di cemento. WindEurope: "Ciò riduce l'impronta di carbonio della produzione, rendendola più efficiente sotto il profilo delle risorse".

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Prime soluzioni ponte verso un’industria eolica 100% circolare

(Rinnovabili.it) – A Lägerdorf, in Germania, esiste un cementificio che si nutre di “rifiuti eolici”. Lo stabilimento impiega vecchie pale per ottenere una parte dell’energia e dei materiali necessari alla sua produzione. Un progetto unico nel suo genere che sta attirando diverse attenzioni nel settore. A portarlo avanti è Holcim, multinazionale svizzera che produce materiali da costruzione. Il gruppo a metà anno ha stretto un accordo con GE Renewable Energy e Geocycle (società che fornisce nuove soluzioni per la gestione dei rifiuti) con l’obiettivo di testare un nuovo approccio circolare. Sul tavolo vi erano due sfide: ridurre l’impronta di carbonio del cemento e utilizzare uno dei rifiuti più ostici del settore eolico.

Come spiega WindEurope al termine della loro normale vita operativa (20-25 anni), gli aerogeneratori che non subiscono revamping, sono completamente dismessi. Ogni turbina viene smontata e i singoli pezzi smaltiti. Attualmente l’85-90% dei componenti sono riciclabili. Rimangono fuori unicamente le pale, le cui caratteristiche tecniche e di design ne fanno oggi un prodotto ostico per le tecnologie di riciclo. “I materiali compositi sono una combinazione di fibre di rinforzo (solitamente vetro o carbonio) e una matrice polimerica”. Questi elementi sono tenuti insieme in maniera così forte da rendere difficile, se non impossible, una separazione dei singoli componenti. L’industria di settore sta già lavorando attivamente con il mondo della chimica e dell’economia circolare per trovare processi affidabili e regalare una seconda vita ai rifiuti eolici. Ma WindEurope ritiene che non saranno utilizzabili su larga scala prima del 2030. “A breve e medio termine servono altre soluzioni. Non vogliamo le discariche: abbiamo chiesto ai governi europei di vietarle entro il 2025“, scrive l’associazione europea.

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Come avviene il recupero dei rifiuti eolici

Una delle possibili strade da seguire la offre lo stabilimento Holcim a Lägerdorf. Attualmente Geocycle realizza soluzioni di co-processing per pale eoliche di GE in Germania; e intende valutare la possibilità di estendere questa pratica ad altre parti d’Europa. Nel dettaglio, il contenuto organico delle pale viene recuperato come energia termica mentre la frazione minerale viene integrata come cenere nella matrice del clinker. “Ciò – sottolinea WindEurope che è andata a visitare lo stabilimento – riduce l’impronta di carbonio della produzione cementizia, rendendola anche più efficiente sotto il profilo delle risorse“. Nel dettaglio una tonnellata di rifiuti di pale eoliche riduce la CO2 di 110 kg. E fa risparmiare 461 kg di materie prime.

Per approfondire il tema, il 4-5 novembre l’associazione europea organizza a Bruxelles l’End-of-Life Issues & Strategies Seminar 2021 (EoLIS), un evento annuale dedicato a ciò che accade quando i parchi eolici raggiungono la fine della loro vita operativa.

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