Il comune toscano scommette sull'economia circolare con un progetto che punta, tra le altre cose a superare il 95% di raccolta differenziata
(Rinnovabili.it) – C’è anche Capannori tra le 100 città a impatto zero selezionate dalla Commissione Europea. I centri urbani sono stati scelti tra 27 Stati membri, e a questi si sono aggiunte altre 12 città provenienti da paesi associati o potenzialmente associati a Horizon Europe 2021-2027, la missione UE che prevede 100 città smart e neutrali entro il 2030. Le città scelte rappresentano il 12% della popolazione europea.
“Siamo molto soddisfatti di essere stati selezionati come città-pilota in Europa per un progetto legato all’economia circolare – ha detto l’assessore all’ambiente, Giordano Del Chiaro –. Scommettere sull’economia circolare oggi, infatti, significa scommettere sul futuro sostenibile, dove la questione ambientale, sociale, ed economica-occupazionale vanno finalmente a braccetto, dando priorità alle persone e alla salvaguardia del territorio. Come Capannori siamo profondamente convinti che sia urgente un cambio di paradigma e quindi un cambio di approccio al tema dell’economia e della sostenibilità, legando le due questioni in modo stretto. Tutto questa sarà possibile se il tema della gestione dei rifiuti continuerà ad essere un progetto di comunità, grazie all’impegno quotidiano di tutti i cittadini come è stato fino ad oggi. Per questo motivo il percorso che ci porterà all’approvazione di un piano di economia circolare vedrà la realizzazione di incontri sul territorio con la cittadinanza e tutti i portatori di interesse con la stretta collaborazione del Centro di Ricerca Rifiuti Zero che sta svolgendo un ruolo fondamentale nel campo dell’economia circolare, che considera il rifiuto non più uno scarto ma una risorsa. Grazie al fatto che Capannori è stata ritenuta idonea ad essere una città-pilota avremo ancora più occasioni per centrare gli obiettivi fissati”.
L’impegno di Capannori per essere una città a impatto zero
Dopo la selezione, il Comune dovrà presentare le fasi del progetto alla cittadinanza per stimolarne la partecipazione.
Da diversi anni l’amministrazione è impegnata nella promozione del riuso e del riciclo attraverso la diffusione di pratiche innovative. L’obiettivo è di ridurre al massimo i rifiuti indifferenziati.
Tra i nuovi goal che l’amministrazione si è posta c’è infatti di superare il 95% di raccolta differenziata, potenziare la lotta all’abbandono dei rifiuti sul territorio, ridurre la plastica usa e getta, realizzare piattaforme per il riciclo di prodotti assorbenti e la selezione di rifiuti tessili. In campo anche una rete municipale del riuso e un Centro del riuso di RAEE.
L’amministrazione intende inoltre potenziare il compostaggio domestico, arrivando al 70% di autocompostaggio dell’organico. L’idea del sindaco Menesini è fare di Capannori un incubatore di innovazione sul riciclo degli scarti di produzione e lavorazione.
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione, per la presentazione dell’elenco delle città selezionate, ha dichiarato: “La transizione verde si sta facendo strada in tutta Europa in questo momento. Ma c’è sempre bisogno di pionieri, che si prefiggono obiettivi ancora più alti. Queste città ci stanno mostrando la strada per un futuro più sano. Li sosterremo su questo! Cominciamo il lavoro oggi”.
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Le 100 città europee a impatto zero
Il 75% dei cittadini e delle cittadine UE vive in aree urbane. In tutto il mondo, il 65% dell’energia è consumata dalle città, che da sole producono più del 70% delle emissioni complessive di CO2.
Per questa ragione la Commissione Europea ne ha fatto i centri di sperimentazione e innovazione privilegiati verso la neutralità climatica entro il 2050.
La missione “Città” sarà oggetto di importanti finanziamenti attraverso Horizon Europe, che tra il 2022 e il 2023 stanzierà 360 milioni di euro per l’avvio di percorsi verso la transizione ecologica entro il 2030. Le sovvenzioni serviranno a finanziare azioni specifiche come mobilità pulita, efficienza energetica, pianificazione del verde urbano.
Le città a impatto zero selezionate potranno beneficiare della consulenza e dell’assistenza di una Mission Platform gestita da NetZeroCities, che darà loro occasione di avere accesso a ulteriori possibilità di finanziamento e partecipazione ad altri progetti pilota, oltre che di fare rete con le altre aree urbane coinvolte su tutte l’Unione.
La Missione Città
Dopo la selezione, le città verranno invitate dalla Commissione a sviluppare i contratti per le città climatiche, con piani verso la neutralità in tutti i settori, dall’energia all’edilizia, alla gestione dei rifiuti, ai trasporti, con annessi piani di investimento.
La procedura di selezione è stata aperta da novembre 2021 a gennaio 2022, alla missione si sono candidate 377 città: la Commissione sta immaginando altre forme di supporto per quelle escluse dal programma, come il sostegno attraverso la piattaforma stessa e ulteriori opportunità di finanziamento.
Per le 100 città selezionate, che rappresentano da sole il 12% della popolazione UE, la valutazione è stata articolata in due momenti: una prima scrematura è stata operata da esperti indipendenti; in un secondo momento è arrivata la selezione da parte della Commissione che ha applicato una serie di criteri per garantire l’equilibrio geografico e una certa eterogeneità di dimensioni, impatti e idee innovative.
Le altre missioni europee per città a impatto zero
Oltre alla missione Cities, altri quattro programmi europei ambiscono a rispondere alle sfide globali di adattamento, ripristino degli ecosistemi terrestri e oceanici e lotta al cancro. Il programma di lavoro UE dedicato alle missioni Horizon Europe è stato pubblicato il 15 dicembre 2021, le missioni sono state immaginate a supporto delle priorità individuate dalla Commissione: European Green Deal, Europa digitale, piano europeo per sconfiggere il cancro, economia per le persone e New European Bauhaus.