Nota positiva, l’aumento del servizio di raccolta e riciclo delle bioplastiche compostabili nelle isole
L’Italia ha superato gli obiettivi di riciclo delle bioplastiche compostabili fissati per il 2025 e il 2030. Ma nel 2023, il tasso di riciclo netto è stato del 56,9%, in calo rispetto al 2022. Sono 44.338 le tonnellate riciclate su 77.900 tonnellate immesse sul mercato. Il numero di cittadini serviti dalla raccolta differenziata è aumentato di 10 punti percentuali, raggiungendo quasi il 75% della popolazione. I corrispettivi economici riconosciuti ai Comuni per la raccolta differenziata hanno superato i 9,4 milioni di euro.
Questi risultati sono stati presentati durante l’assemblea annuale di Biorepack, il consorzio nazionale per il riciclo organico delle bioplastiche, tenutasi a Milano.
Per il calcolo del tasso di riciclo, Biorepack ha utilizzato i dati del Rapporto Rifiuti Urbani dell’ISPRA del 2022. Il rapporto indicava 5 milioni di tonnellate di rifiuti umidi urbani trattati negli impianti di riciclo organico, una quantità inferiore rispetto alla stima di 5,3 milioni del 2021. Questa revisione ha portato a una correzione del tasso di riciclo del 2022, passato dal 60,7% al 58,3%.
Nonostante i progressi, il riciclo del 2023 è stato leggermente inferiore rispetto all’anno precedente a causa della maggiore presenza di materiali non compostabili nei rifiuti, che ostacolano il processo di riciclo.
Il numero di Comuni serviti dal consorzio è aumentato significativamente, raggiungendo il 58,5% del totale. La crescita più marcata è nelle Isole, dove la popolazione servita è salita dal 29% al 52%.
“I risultati 2023 confermano l’efficacia dell’operato del consorzio e sottolineano l’importanza di costruire alleanze e sinergie con gli enti che sul territorio si occupano della raccolta dei rifiuti”, ha detto Marco Versari, presidente di Biorepack. “In questo modo, si possono offrire migliori servizi per i cittadini e soprattutto si riesce a valorizzare le matrici organiche e compostabili, risorse preziose perché possono essere restituite alla terra sottoforma di compost, contribuendo a contrastare degrado, desertificazione e dipendenza dai fertilizzanti chimici”.