(Rinnovabili.it) – Evitare di buttare l’olio da cucina esausto nelle fognature domestiche dovrebbe essere la norma, dargli una nuova vita come prodotto energetico valido è invece una sfida ancora tutta da giocare. A intraprendere la partita è oggi la Regione Lombardia che, con la Provincia di Milano e quella di Monza e Brianza, cinque Comuni della Martesana e diverse aziende, ha dato il via al progetto ‘Fai il pieno d’olio, nuova vita per l’olio di frittura’.
Esperimento pilota per il territorio lombardo, l’iniziativa si dedicherà alla raccolta, raffinazione e trasformazione dell’olio vegetale da utenza domestica in biofuel. A partire dal prossimo anno, a tutte le famiglie dei Comuni selezionati (circa 12.000 utenze e 34.000 abitanti) verrà distribuita una tanica per raccogliere l’olio derivante dalle loro cucine; gli oli esausti dovranno di volta in volta essere consegnati alla piazzola ecologica del proprio Comune o al mezzo mobile messo a disposizione da Cem Ambiente Spa, (municipalizzata che gestisce il servizio) per essere successivamente portati in un impianto di raffinazione e trasformati in biodiesel da utilizzare sugli stessi mezzi di raccolta.
“Una volta conclusa questa sperimentazione – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi – mi auguro che potremo estendere il progetto ad altre zone, ottenendo nel medio periodo risultati importanti. Ridurre la dispersione dell’olio usato contribuirebbe infatti significativamente a migliorare la qualità dell’ambiente. Un litro d’olio mescolato a un milione di litri d’acqua, infatti, è sufficiente ad alterarne il sapore e a superare i limiti di potabilità”.