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Nuovi target UE per batterie più sostenibili, ma poco circolari

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Le prime misure partiranno nel 2025, ma per i target più ambiziosi sulle batterie sostenibili bisognerà attendere il 2031

(Rinnovabili.it) – Tutto inizierà dal 2025, ma intanto il regolamento europeo sulle batterie sostenibili è legge da venerdì scorso. Il testo ha l’obiettivo di imprimere una nuova direzione alla produzione e alla gestione post-consumo degli accumulatori. Una direzione che guardi all’economia circolare, alla riduzione delle materie prime critiche e delle sostanze chimiche nocive. Sono incluse nella regolamentazione le batterie portatili, industriali, per i veicoli elettrici, biciclette elettriche, monopattini elettrici ed e-scooter, e tutti gli altri accumulatori. Le nuove norme arrivano mentre la domanda di batterie aumenta rapidamente. Secondo la Commissione Europea, si tratta di una richiesta destinata a crescere di 14 volte a livello globale entro il 2030, con l’UE a rappresentare il 17% del totale.

Nel 2025 cominceranno ad essere attuate misure per ridurre l’impronta carbonica delle batterie dei veicoli elettrici, dei mezzi di trasporto leggeri e quelle per gli utilizzi industriali. Le nuove dovranno contenere solo una quantità limitata di sostanze chimiche tossiche ritenute necessarie al funzionamento. 

Bruxelles punta sul riciclo, non sulla circolarità

Poi, negli anni si alzeranno gli obiettivi di raccolta differenziata, efficienza nel riciclo e recupero dei materiali. Verranno posti target anche per il tasso di contenuto riciclato che gli accumulatori nuovi immessi sul mercato dovranno contenere. Per quanto riguarda la raccolta delle batterie portatili si passerà dall’attuale obiettivo del 45%, al 63% entro il 2027. I E-bike, e-scooter e monopattini avranno un target specifico del 51% entro la fine del 2028 e del 61% al 2031. Sempre dal 2027, inoltre tutte le batterie dovranno essere rimovibili e sostituibili.

Una migliore raccolta dovrà andare di pari passo con un recupero più efficace dei metalli preziosi e delle materie prime critiche. Per il litio, il livello minimo di recupero dalle batterie si attesterà al 50% entro il 2027, salendo all’80% per il 2031. Verrà chiesto di più invece a cobalto, rame, nichel e piombo (90% di recupero entro il 2027, 95% entro il 2031).

Il recupero dei metalli dovrà prevedere poi, almeno in parte, un reimpiego nel mercato delle batterie. Per questo, vengono posti dei target di contenuto riciclato che dovrebbero stimolare il rafforzamento delle filiere circolari. Tuttavia, si tratta di uno sforzo molto inferiore rispetto agli altri obiettivi. Solo un minimo del 26% del cobalto, il 15% del nichel e il 12% del litio nei nuovi accumulatori dovrà venire dal riciclo entro il 2035. Molta fiducia nel riciclo, dunque, un po’ meno nella circolarità.

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