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Batterie al piombo, addio fonderie: il riciclo si fa con l’acqua

Batterie al piombo addio fonderie il riciclo si fa con l'acqua

 

(Rinnovabili.it) – L’azienda di Oakland AcquaMetals ha aperto da una manciata di giorni un nuovo impianto per il riciclo delle batterie al piombo che utilizza un innovativo sistema, più sostenibile della fusione. La struttura, che ha trovato sede nella città di Reno, in Nevada, è costata circa 30 milioni di dollari. I lavori finiranno ad aprile del prossimo anno, e l’azienda prevede di assumere 70 nuovi dipendenti. L’inizio della produzione è previsto per maggio e l’impianto arriverà a pieno regime entro ottobre 2016.

 

Sarà il primo al mondo, su scala industriale, dedicato al riciclo delle batterie al piombo, secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA). L’USDA sta supportando la società con una garanzia un prestito di 10 milioni, che AquaMetals ha utilizzato per finanziare il suo acquisto di terreni per la struttura e la costruzione.

Secondo il Dipartimento agricolo, che crede molto nel progetto, AcquaMetals utilizzerebbe una «tecnologia dirompente» per il riciclo delle batterie al piombo: «Non verranno impiegate fonderie», ha specificato Kelly Clark, portavoce dell’USDA – L’azienda utilizza un nuovo processo a base di acqua per trattare circa 80 tonnellate di piombo ogni giorno».

 

La tecnologia, che AquaMetals chiama “AquaRefining” è più conveniente rispetto alla fusione e vanta anche una resa maggiore, eliminando i rifiuti tossici. Il processo comporta vantaggi come la maggiore purezza del metallo ottenuto dopo il trattamento, secondo Stephen Clarke, CEO di AquaMetals. La società stima che il 96% degli accumulatori ricaricabili, oggi è costituito da batterie al piombo.

«È sempre più raro avere un’elevata purezza del piombo – ha detto Clarke – ma è essenziale per la produzione di batterie più avanzate».

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