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Batterie e-bike: la best practice olandese

Batterie e-bike: la best practice olandese(Rinnovabili.it) – Cosa succede alle batterie delle biciclette elettriche una volta giunte a fine vita? In Olanda, dove gli e-bikers sono assai numerosi, hanno pensato di avviarle a un corretto processo di riciclo. Grazie alla Dutch Battery Foundation, infatti, esse sono state inserite in un programma di raccolta e riciclo con l’obiettivo di risparmiarle alla discarica e proteggere l’ambiente da abbandoni illeciti. Gli amanti della bicicletta in Olanda sono così numerosi da aver regalato alla nazione l’appellativo di “Paese dei ciclisti”; nel corso degli ultimi anni, poi, la comunità si è ulteriormente amplificata con un nuovo sottogruppo, quello degli appassionati della bicicletta elettrica, che oggi conta più di un milione di persone. Considerando che ogni due – tre anni le batterie di questi mezzi di trasporto devono essere sostituite, è facile calcolare la mole di materiale che chi di dovere si troverà a gestire: ogni anno sono circa 200.000 le batterie che devono essere correttamente avviate al riciclo.

 

L’iniziativa, nata grazie alla collaborazione di produttori e importatori di biciclette elettriche, ha portato all’installazione di appositi contenitori presso i negozi di biciclette di tutto il Paese affinché possano essere raccolte una volta giunte a fine vita; dallo specifico contenitore, poi, le batterie vengono prelevate e trasportate in un centro di smistamento dove vengono separate per tipologia e quindi inviate ai relativi centri di riciclo. La cresciuta sensibilità in materia acquisita dal Paese dei ciclisti è anche supportata da un fondo economico dedicato a questo specifico ramo del riciclo: stando a quanto riferito dalla Dutch Battery Foundation, produttori e importatori pagherebbero una tariffa di circa 3 euro per ogni batteria da riciclare.

 

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