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Sul Tamigi naviga la prima barca in plastica riciclata

barca in plastica riciclata

barca in plastica riciclata

 

 

(Rinnovabili.it) – La prima barca in plastica riciclata ha ricevuto ieri il suo battesimo dell’acqua a Londra, sul fiume Tamigi. A presentarla è stata la fondazione Hubbub, ente di beneficenza britannico che sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione contro l’inquinamento fluviale e marino. Poly-Mer, questo il nome con cui è stato battezzato l’originale battello, è un fuoribordo da 12 posti creato all’insegna del riciclo e dell’economia circolare. Al tradizionalissimo design si accosta in questo caso elementi strutturali di ultima generazione: il Plaswood. Si tratta di un materiale composito realizzato con fibra di legno e resine termoplastiche, ottenute dal riciclo dei rifiuti in PE o PVC.

Normalmente impiegato per la realizzazione di mobili ed elementi da giardino, è la prima volta che Plaswood fa il suo debutto nel mondo nautico. Le caratteristiche del materiale ne garantiscono ovviamente resistenza e durabilità.

 

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Ma Poly-Mer non nasce solo per mostrare ai londinesi i possibili utilizzi delle materie prime seconde. La barca in plastica riciclata avrà un preciso compito: solcherà le acque del Tamigi per raccogliere i rifiuti polimerici dispersi ed ottenere così nuove risorse per dar vita ad una vera e propria flotta.

Alla base del progetto c’è un’iniziativa del Canary Wharf College, determinato a trovare un modo per coinvolgere i propri studenti in attività educative a stretto contatto con la natura. È nata così la “pesca sportiva della plastica” abbandonata in acqua, un’attività per la quale la scuola ha chiesto aiuto alla Hubbub. “Ci siamo chiesti se queste attività non potessero essere utilizzate anche per esercizi di team-building all’interno delle aziende”, spiega la fondazione che animata dai primi successi ha deciso di utilizzare la plastica per creare qualcosa di tangibile.

 

barca in plastica riciclata

 

“Abbiamo costruito il Poly-Mer per trasformare parte del problema in una soluzione e spero che in questo modo possa crescere la consapevolezza sul ruolo che ognuno può giocare nell’affrontare la questione dell’inquinamento in maniera locale, prima che raggiunga l’oceano”, ha commentato Trewin Restorick, direttore generale e co-fondatore di Hubbub. “La nostra ambizione  – aggiunge Restorick – è quella di utilizzare la barca per offrire attività di pesca della plastica a scuole e imprese di Londra come parte della loro offerta di volontariato. Ogni finanziamento generato dalle società sarà utilizzato per sovvenzionare viaggi scolastici”.

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