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Bando economia circolare, dalle Marche quasi 2 mln di euro

bando economia circolare
Credit: Vlaanderen Circulair . Samen naar een circulaire economie – (CC BY-SA 2.0)

Il bando economia circolare incentiverà progetti di riciclo ed ecodesign

(Rinnovabili.it) – Le Marche aiuteranno le imprese regionali impegnate a chiudere il cerchio dell’economia territoriale e nazionale. La Giunta ha approvato in questi giorni il nuovo Bando Economia Circolare, misura che mette a disposizione quasi 2 milioni di euro a favore di progetti di riciclo, riutilizzo, progettazione ecocompatibile e nuovi modelli di business.

A spiegare la scelta amministrativa è stata l’assessore alle attività produttive e alla green economy, Manuela Bora, affiancata dal presidente Luca Ceriscioli “L’economia circolare rappresenta un obiettivo fondamentale da perseguire per garantire un futuro alle prossime generazioni. E offrire ampie opportunità di sviluppo ai nostri territori. Questo nuovo approccio può tradursi in nuove opportunità di business e coniugarsi positivamente con il percorso ineludibile della digitalizzazione dei processi produttivi”.

 

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Il bando assegnerà finanziamenti a fondo perduto a progetti realizzati da partenariati di imprese, anche in collaborazione con enti scientifici, in grado di promuovere innovazioni di livello tecnologico già avanzato e destinate all’industrializzazione e commercializzazione di nuovi prodotti e servizi. Gli ambiti tematici vanno dal riutilizzo e riciclo di materiali compositi o altri materiali plastici alla progettazione ecocompatibile (ecodesign), dai nuovi modelli di business applicati ai settori dell’arredo, del made in Italy e del packaging fino al trattamento e valorizzazione di scarti organici ed inorganici, anche attraverso approcci di digitalizzazione e simbiosi industriale.

 

La valutazione delle proposte assegnerà una premialità a quelle imprese che inseriranno nel proprio organico almeno una risorsa umana con competenze specifiche. “La transizione verso l’economia circolare richiede un cambiamento radicale nel modo in cui si produce e si consuma a tutti i livelli – ha aggiunto Bora – in termini di ricerca, progettando prodotti che prevedano il riutilizzo dei materiali e l’allungamento della vita degli stessi; in termini di imprese, sviluppando modelli di business che generino ricavi dalla valorizzazione dei rifiuti. Il bando mira a cogliere queste esigenze prevedendo una molteplicità di spese ammissibili come personale, consulenze, attivi materiali e brevetti”.

 

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