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Dai motori delle auto elettriche le terre rare per le turbine eoliche

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(Rinnovabili.it) – Dai motori delle auto elettriche e ibride si possono estrarre terre rare da riciclare nel settore dell’elettronica e delle tecnologie per l’energia rinnovabile, come le turbine eoliche.

Il metodo è stato messo a punto da due ricercatori del Worcester Polytechnic Institute (WPI). I due hanno potuto lavorare dentro un laboratorio appositamente attrezzato, uno dei pochissimi in tutti gli Stati Uniti ad essere equipaggiato per l’estrazione di terre rare da motori elettrici. Fra quelle quattro mura, i ricercatori sono riusciti a separare chimicamente specifici elementi – neodimio, disprosio e praseodimio – da altri materiali utilizzati per costruire gli oggetti. L’esperimento ha raggiunto l’obiettivo di riciclare in maniera sostenibile ed efficiente metalli rari e pregiati che altrimenti andrebbero persi nelle operazioni di smaltimento.

 

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Marion Emmert, una dei due autori dello studio

Per ottenere il risultato che si erano prefissi, gli scienziati hanno letteralmente tagliato a fette la drive unit (che contiene il motore elettrico) di una Chevrolet Spark. Dopo aver triturato ogni pezzo hanno seguito un processo di estrazione chimica in due fasi, che ha permesso di recuperare non solo le terre rare, ma anche altri materiali riciclabili, come l’acciaio.

La ricerca conclude che il nuovo metodo  potrebbe diminuire la necessità di importare questi elementi vitali dalla Cina, che attualmente fornisce circa il 97% delle terre rare utilizzate nel settore manifatturiero. Inoltre, dal momento che magneti contenenti terre rare sono utilizzati in una vasta gamma di tecnologie – tra cui i motori elettrici, turbine eoliche e dispositivi medici – i produttori diverrebbero in grado di migliorare la sostenibilità dei loro prodotti attraverso il riciclo di questi materiali.

 

«Il fatto che la Cina possieda la maggior parte delle strutture di separazione esistenti nel mondo è un problema enorme per gli Stati Uniti – ha detto Marion Emmert, assistente di chimica, ingegneria chimica e ingegneria meccanica presso il WPI e coautrice dello studio – I grandi produttori di automobili necessitano di magneti composti da questi elementi per la costruzione dei veicoli, quindi è davvero fondamentale che le tecnologie di separazione e recupero delle terre rare prendano piede qui da noi».

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