(Rinnovabili.it) – Un tratto di asfalto realizzato attraverso l’impiego di gomma proveniente da pneumatici fuori uso (PFU) riciclati. Succede a Ferrara, dove l’Amministrazione Comunale, con il supporto di Ecopneus, ha mostrato concretamente ai cittadini come un rifiuto possa essere trasformato in risorsa e diventare un valore aggiunto per la comunità. Nel rifacimento di un tratto stradale comunale, infatti, (Via Pomposa, nello specifico) è stato utilizzato asfalto contenente gomma riciclata, proveniente dalle oltre 8.000 tonnellate di PFU abbandonate nel deposito di Diamantina, nell’area industriale ferrarese.
Per anni il giacimento di PFU abbandonati ha preoccupato la cittadinanza, da quando cioè la ditta che avrebbe dovuto riciclarli fallì; poi la svolta, avvenuta anche grazie alla campagna di sensibilizzazione condotta da Ecopneus, che ha portato al recupero di questi rifiuti speciali e alla realizzazione di un bitume arricchito assolutamente performante. L’impiego del polverino di gomma da riciclo dei PFU nella realizzazione di questa tipologia di asfalto, infatti, oltre a garantire una minore rumorosità del traffico, assicura al veicolo una migliore tenuta e offre maggiori garanzie in termini di spazio di frenata e acqua planning. “La gomma – spiega Ecopneus nel comunicato diffuso – dona maggiore elasticità alla pavimentazione permettendole di resistere maggiormente alle deformazioni dovute al passaggio veicolare e ai danni stagionali, come crepe, fessure e buche”.
La best practice estense, che vede Ferrara sempre più attiva nella promozione di politiche orientate alla sostenibilità, rientra nella sfera di attuazione di LOWaste, il progetto Life+ cofinanziato dall’Unione Europea, che coinvolge numerosi partner locali nella riduzione della produzione di rifiuti attraverso lo sviluppo di un mercato di prodotti riciclati. L’Amministrazione Comunale di Ferrara si è dichiarata intenzionata a proseguire i suoi investimenti su questa “tecnologia”. L’impiego degli asfalti modificati con polverino di gomma dovrebbe diventare una pratica consolidata in tutte le regioni d’Italia e non solo in Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Trentino Alto Adige; in questo modo potrebbero essere realizzati oltre 8.300 chilometri di asfalto gommato grazie al recupero dei circa 35 milioni di pneumatici che ogni anno in Italia arrivano a fine vita, .