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Approvato il Regolamento imballaggi tra le pressioni delle lobby

Il Parlamento Europeo mette il sigillo sul regolamento imballaggi, un timido passo avanti rispetto allo scenario business as usual

regolamento imballaggi
Foto di Yulia Khlebnikova su Unsplash

I divieti ad alcuni tipi di packaging in plastica monouso nel regolamento imballaggi scatteranno solo nel 2030

(Rinnovabili.it) – Un altro pilastro del piano d’azione europeo sull’economia circolare va verso il consolidamento. Si tratta del regolamento imballaggi, che dovrebbe prendere di mira un settore particolarmente critico per l’ambiente. I rifiuti di imballaggio prodotti ogni anno nell’Unione Europea sono infatti cresciuti di circa il 25% dal 2009 al 2021. Il totale è di 84 milioni di tonnellate. I tassi di riciclo non tengono il passo con questa crescita e si prevede che i rifiuti di imballaggio continueranno ad aumentare se non si fa qualcosa.

Il nuovo regolamento è la risposta che le istituzioni vogliono dare al problema. Nel concreto, vieterebbe alcuni imballaggi di plastica monouso. Il pacchetto di norme, che necessita ancora dell’approvazione formale finale da parte dei paesi dell’UE, costringerà le aziende di alimentari e bevande, i ristoranti e la distribuzione online ad adeguare i propri sistemi.

Ma sarà abbastanza? L’ok sul regolamento arriva insieme a molte critiche dei gruppi ambientalisti, per le forti pressioni esercitate dall’industria sul negoziato. Paesi tra cui Italia e Finlandia hanno chiesto e ottenuto esenzioni per le loro imprese. Oltre al vino, alcuni vincoli per imballaggi in carta e cartone monouso sono stati rimossi. 

Cosa prevede il nuovo regolamento imballaggi

Gli imballaggi vietati a partire dal 2030 sono quelli in plastica usa e getta per frutta e verdura, quelli dei condimenti nei fast food, le buste sottili per la spesa e i mini flaconi per cosmetici negli hotel. Ai paesi verrebbe inoltre richiesto di garantire la raccolta di almeno il 90% delle bottiglie e lattine di plastica monouso a partire dal 2029. La strada per questo obiettivo è quella dei sistemi di deposito cauzionale.
I distributori di bevande dovranno poi garantire che il 10% dei loro prodotti siano in imballaggi riutilizzabili a partire dal 2030. Un’esenzione è stata approvata per il vino. I punti vendita di cibo da asporto saranno obbligati a dare ai clienti la possibilità di portare con sé tazze di caffè o contenitori per alimenti riutilizzabili.

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