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L’Antitrust loda il Coou, al passo coi tempi

Il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, ha parlato della necessità di rispettare i principi della libera concorrenza. Come sta facendo il Coou

L’Antitrust loda il Coou per la capacità di cambiare.(Rinnovabili.it) – Il Coou finisce all’Antitrust, ma per le sue virtù. Il presidente dell’authority, Giovanni Pitruzzella, in un’audizione presso la Commissione Ambiente del Senato ha parlato della necessità di rispettare i principi della libera concorrenza, salvaguardando al contempo gli obiettivi di tutela ambientale. Proprio come fa il Consorzio obbligatorio degli oli usati, che ha appena compiuto 30 anni e va incontro con oculata pianificazione alla necessità di favorire una «maggiore concorrenza nella gestione dei rifiuti» e di ripensare al contempo il ruolo del sistema «verso un modello di consorzio di ultima istanza, che operi soltanto per quei mercati e per quelle fasi della filiera nelle quali l’introduzione di meccanismi concorrenziali non sia in grado di assicurare una piena tutela dell’ambiente e della salute pubblica».

 

Da pochi mesi, infatti, il gruppo guidato dal presidente Paolo Tomasi ha adottato un nuovo sistema operativo, che ha permesso il passaggio «da un modello nel quale il Consorzio prelevava l’olio usato dalle aziende di raccolta per assicurarlo alla rigenerazione, ad un sistema che vede prevalere il contatto diretto tra aziende di raccolta e impianti di rigenerazione». Il Coou agisce in quest’ambito come “intermediario di ultima istanza”, in grado di mettere una toppa laddove il mercato non sia in grado di autoregolarsi.

 

«Quando abbiamo iniziato a lavorare al nuovo assetto del Consorzio – spiega il presidente Tomasi – abbiamo dovuto tenere nella dovuta considerazione la natura particolare del rifiuto che trattiamo, l’olio lubrificante usato, e le peculiarità di un settore che deve essere gestito non solo alla luce di criteri di natura meramente economica, ma soprattutto sulla base di una superiore esigenza di interesse generale: la tutela dell’ambiente. Ne sono emerse linee guida che confermano al Consorzio il compito di assicurare ed incentivare la raccolta, favorendo contemporaneamente il passaggio alla libera contrattazione tra gli operatori del mercato che si occupano da un lato della raccolta, e dall’altro della rigenerazione degli oli usati. Ma al contempo, per mantenere in equilibrio il sistema in ogni condizione al contorno, il Consorzio si impegna ad intervenire in via sussidiaria, nei casi di ‘fallimento del mercato’ garantendo il ‘servizio universale’ di raccolta e avvio al riciclo che la legge gli affida sin dalla sua nascita».