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Anas ed Ecopneus danno vita ai nuovi dispositivi salvamotociclisti in gomma riciclata da PFU

Anas ha lanciato una nuova linea di compound realizzati grazie al riciclo di pneumatici fuori uso

gomma riciclata da PFU

(Rinnovabili.it) – Dall’unione del know-how di Ecopneus e dei progettisti Anas nasce un nuovo dispositivo salvamotociclisti in gomma riciclata da PFU. I compound, ideati e progettati da Anas (Gruppo PS Italiane), sono stati realizzati grazie alla collaborazione con l’azienda Proge Plast. 

“Siamo orgogliosi di aver affiancato Anas ed aver messo a disposizione il nostro know-how per questo ambizioso progetto, in linea con la visione di Ecopneus sempre orientata al futuro ed all’innovazione. – ha dichiarato Serena Sgarioto Innovation Manager Ecopneus – I risultati ottenuti dai test dimostrano, ancora una volta, come la gomma riciclata da PFU, in combinazione con i materiali termoplastici nei compound sia una risorsa e una soluzione performante, sostenibile e funzionale a tanti settori.  Nella sicurezza stradale, l’impiego della gomma riciclata nel dispositivo salva motociclisti può fare la differenza grazie alle proprietà di shock absorption del materiale, che assicura una maggiore protezione per l’utente. Un’innovazione anche in termini di durabilità e sostenibilità, in quanto l’elasticità della gomma consente al dispositivo di mantenere la forma originale anche dopo l’impatto, azzerando così i costi di manutenzione”.

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I dispositivi in gomma riciclata da PFU che renderanno più sicure le nostre strade

I nuovi dispositivi in gomma riciclata da PFU hanno l’obiettivo di rendere le strade più sicure, performanti e sostenibili soprattutto per le categorie più vulnerabili come i motociclisti, esposti al pericolo di sbalzi e urti. Il progetto D.s.m.U Ecofriendly Anas, certificato ai sensi della  UNI CENT TS 17342, ha già dato buoni risultati nei test sul campo: il materiale utilizzato è elastico e in grado di assorbire gli urti, limitando le lesioni più gravi in caso di impatto con il corpo. I nuovi compound inoltre hanno costi di manutenzione praticamente nulli, data la capacità della gomma riciclata da PFU di tornare alla forma originale in caso di collisioni. 

Lo sviluppo del prototipo è avvenuto grazie alla progettazione di Anas e del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Firenze, che ha testato il suo funzionamento. La realizzazione vera e propria è stata in capo all’azienda Proge Plast, che ha prodotto i compound con gomma riciclata da PFU della filiera Ecopneus. 

Tutti i test confermano la massima sicurezza

Tutti i test hanno confermato la massima sicurezza del prototipo, che non solo assorbe gli eventuali urti con i corpi limitando l’incidenza delle lesioni, ma grazie alla sua elasticità torna alla forma originale e si adatta alle curvature. Il dispositivo così realizzato è flessibile, modulare e semplice da installare perché si aggancia al montante della barriera stradale. Il collegamento a incastro dei vari elementi garantisce inoltre la continuità su strada. In questo momento l’attività di ricerca si sta concentrando a sperimentare i nuovi compound sulle barriere stradali discontinue seguendo i protocolli dei test della norma EN 1317.

Oltre all’utilizzo come dispositivi salvamotociclisti, i compound possono avere ulteriori applicazioni, dalla componentistica e le finiture per veicoli agli impieghi edilizi come elementi di isolamento acustico e di smorzamento delle vibrazioni su superfici e camminamenti, ma sono utilizzabili anche nella zootecnia, visto che possono costituire rivestimenti o protesi per gli zoccoli degli animali, e nello sport, per i campi da gioco temporanei e rimovibili.