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Altro annus horribilis per la plastica riciclata in Italia

Il 2023 ha visto un crollo del 31% per la plastica riciclata in Italia. Dopo il calo del 2022, i fatturati a picco preoccupano il settore

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Foto di Bernard Hermant su Unsplash

Allarme di Assorimap sulla concorrenza sleale alla plastica riciclata in Italia

La produzione di plastica riciclata in Italia è in picchiata. Nel 2023, ha raggiunto poco meno di 785 mila tonnellate, con un fatturato di 780 milioni di euro. Si tratta di un calo del 31% rispetto all’anno precedente. Questi dati, contenuti nel report di Assorimap e realizzato da Plastic Consult, sono stati presentati recentemente a Roma, in un convegno a Palazzo Firenze.

L’associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche, nata nel 1978 per rappresentare le aziende del settore, è preoccupata. Il report evidenzia come nel 2022 il settore avesse già subito un calo di fatturato dovuto alla crisi energetica. Nel 2023, oltre alla persistenza di questa problematica, si è aggiunta la forte contrazione dei prezzi di vendita della materia prima seconda. Una strategia, questa, necessaria per mantenere la competitività rispetto ai polimeri vergini a basso costo importati da fuori UE. Le aziende lamentano la mancanza di controlli effettivi e di sistemi di certificazione sui materiali importati, presunti riciclati, che ha ulteriormente aggravato la situazione. Il problema è di livello europeo, come abbiamo già raccontato.

Il settore del riciclo di plastica in Italia è composto da oltre 350 imprese con più di 10 mila dipendenti. Ha un ruolo importante nell’economia circolare e anche in Europa.. Tuttavia, per fronteggiare la concorrenza dei polimeri vergini e incentivare l’uso della plastica riciclata, Assorimap invoca politiche economiche strutturate.

Insieme al Laboratorio Ref, l’associazione ha presentato i “Certificati del riciclo“, un’iniziativa che mira a legare il riciclo della plastica agli obiettivi di decarbonizzazione del paese. Donato Berardi, direttore del Laboratorio Ref, ha spiegato che “la proposta prevede l’estensione degli strumenti economici esistenti, come le Garanzie di Origine e i Certificati Bianchi, a chi utilizza il prodotto riciclato. Una politica a costo zero per la finanza pubblica”.

Walter Regis, presidente di Assorimap, ha sottolineato l’importanza di queste misure per salvaguardare il settore, prevenendo la chiusura di un comparto cruciale per la gestione dei rifiuti. Secondo le stime dell’associazione, tali misure potrebbero portare un risparmio di 7,2 milioni di tonnellate di CO2 in Italia.

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