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Regusto, dal cibo in poi lo spreco è zero

Regusto, nato per la lotta allo spreco, è partito dal cibo per poi estendersi ad altri settori. Attraverso la piattaforma, qualunque tipo di azienda può donare o vendere a enti e associazioni convenzionate di tutta Italia prodotti che altrimenti sarebbero invenduti e quindi sprecati. E con la tecnologia blockchain la trasparenza è massima

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Foto di Pete Linforth da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Applicare la tecnologia blockchain alla prevenzione e riduzione dello spreco. È quello che fa Regusto, un brand della startup Recuperiamo srl nata nel 2016. Pensata inizialmente per il settore alimentare, si è poi estesa ad altri settori sia in ambito profit che non-profit.

Tracciabilità e trasparenza dal fornitore al destinatario finale

Grazie a Regusto qualunque tipo di azienda può donare o vendere a enti e associazioni convenzionate di tutta Italia prodotti che altrimenti sarebbero invenduti e quindi sprecati. La blockchain rende tracciabile e trasparente tutta la filiera (dal fornitore al destinatario finale) e permette di calcolare l’indice di impatto sociale e ambientale.

Attualmente ne fanno parte 200 aziende, oltre 160 charity e Comuni. La Fondazione Barilla ha incluso Regusto tra i quattro casi virtuosi in Italia per prevenire lo spreco: ogni mese all’interno della piattaforma Regusto vengono vendute e donate, in media, oltre 16 tonnellate di beni alimentari e non.

Tra le principali aziende attive in piattaforma:Leroy Merlin Italia, Selex, Amadori, Gala, Esselunga, Rovagnati, Steriltom, Centrale del Latte Alessandria, Grifo Latte, Molino Casillo, Food Italiae, AFAS di Perugia. Tra i principali enti si annoveranoCroce Rossa Italiana, Caritas, Banco Alimentare, Emergency, Terre des Hommes, Legambiente, Protezione Civile, Save the Children.

Tra i Comuni attivi:Milano, Napoli, Roma (Municipio VII), Perugia, Alessandria, Catanzaro.

Un successo in ambito food

Un esempio di successo in ambito food è quello del Gruppo Selex Italia. Attraverso la piattaforma Regusto, a fine luglio ha donato e tracciato omogeneizzati e frullati di frutta a rischio spreco con scadenza 20 agosto. Sono stati donati 262.080 omogeneizzati di frutta (52 bancali), pari a 23.587 kg di prodotto, suddivisi tra: Banco Alimentare Emilia Romagna (15 bancali), Cooperativa Gramigna di Verona (15 bancali), Banco Alimentare Piemonte (14 bancali), Banco Alimentare Trentino Alto Adige (8 bancali). L’indice di impatto sociale è di 47.174 pasti equivalenti distribuiti; quelli di impatto ambientale 4.717 kg di CO2 risparmiata e 90.809 mc di acqua risparmiati.

Il protocollo d’intesa tra Regusto e l’Azienda Speciale Farmacie (AFAS) di Perugia prevede il recupero di prodotti farmaceutici da banco e la distribuzione a costo agevolato agli enti no profit accreditati nella piattaforma.

Impatto sociale e ambientale positivo

Uno dei migliori progetti di collaborazione virtuosa è quello nato fra Leroy Merlin Italia e Regusto relativo al Centro Educativo di Accoglienza e Solidarietà. Da maggio ad oggi CEAS ha recuperato stock di prodotti donati dagli store Leroy Merlin di Roma Fiumicino e dal centro logistico Leroy Merlin.

In particolare, sono stati donati e tracciati attraverso la piattaforma Regusto prodotti per la casa (85%), edilizia e arredamento (14%) e prodotti per la persona (1%). Il recupero e la ridistribuzione di oltre 10 tonnellate di prodotti ha generato un impatto sociale positivo, l’impatto ambientale altrettanto positivo è dovuto al fatto di non aver prodotto rifiuti.

CEAS distribuisce i prodotti ai servizi educativi residenziali, alle fattorie sociali, ai servizi di contrasto alle povertà gestiti dalla propria rete di cooperative sociali. CEAS, inoltre, sostiene altre organizzazioni del terzo settore che non hanno spazi per immagazzinare i prodotti (nel Lazio sono stati distribuiti prodotti a circa 20 realtà operanti sul territorio).

Degno di nota il fatto che molti prodotti recuperati, oltre all’uso convenzionale, trovano una seconda vita. Ad esempio, i cestelli in acciaio dei sotto-lavelli diventano essiccatoi per la lavanda o per gli ortaggi nei laboratori agricoli; le porte danneggiate, fissate su due cavalletti, diventano tavoli per i laboratori dell’outdoor education; i pensili scolapiatti sono diventati la scaffalatura che arreda l’Emporio Solidale di CEAS.

Riduzione degli sprechi e contrasto alla povertà

Mauro Giardini, presidente di CEAS, descrive con entusiasmo la collaborazione con Regusto: «Conoscere anticipatamente le quantità e la tipologia di prodotto ha razionalizzato i movimenti dei nostri mezzi e lo stoccaggio nei magazzini. Siamo testimoni diretti di un processo che impatta su due fronti in maniera importante.

Da un lato la riduzione degli sprechi e il conseguente impatto positivo sul risparmio energetico, dall’altro l’azione di prevenzione e contrasto alle povertà. Sulla prima ci rimettiamo agli incoraggianti dati forniti da Regusto, dall’altro parlano i nostri risultati. Un utente dell’Emporio Solidale di Mentana ci ha confidato ad esempio che “poter tornare a pensare di cambiare le tende e i lampadari, scegliendoli in boutique, mi ha fatto tornare la voglia di vivere in una casa bella”. A volte, quello che per molti è scontato per troppi è ancora straordinario».