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In Germania il primo impianto di riciclo della plastica rinforzata

La plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP) è sempre finita in discarica o negli inceneritori. Adesso comincia l’era del riciclo.

plastica rinforzata
Via depositphotos.com

Il processo di riciclo della plastica rinforzata è autosufficiente dal punto di vista energetico

(Rinnovabili.it) – Senza dubbio è un ottimo materiale, con elevati requisiti meccanici in confronto al peso. Ma la plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP) fino ad oggi non aveva ancora trovato una soluzione sostenibile per la gestione a fine vita. Ora un’azienda specializzata nel riciclo di pneumatici fuori uso tramite pirolisi ha commissionato il primo impianto di riciclo semi-industriale automatizzato per la CFRP. La ditta è la Pyrum Innovations, con sede a Dillingen, in Germania.

La CFRP è utilizzata nei componenti per auto, come ad esempio gli pneumatici, ma anche in settori come l’edilizia e l’elettronica. Questa diversità di applicazioni e il crescente utilizzo del materiale ha stimolato il dibattito sul suo smaltimento. Fino ad oggi la filiera della plastica rinforzata con fibra di carbonio, infatti, è terminata in discarica o in un inceneritore. Come dargli una seconda vita? Pyrum prova a dare una risposta con quello che ha chiamato “riciclo olistico” della plastica rinforzata: l’impianto ha una capacità di gestire 1 kg di CFRP all’ora. Oltre al recupero delle fibre, il processo produce anche olio di pirolisi, che l’azienda vende poi all’industria chimica. Finora sono stati investiti nell’impianto circa 170 mila euro, gran parte dei quali provenienti da contributi statali. Siamo quindi ancora alle prime battute, con il salto industriale che deve ancora avvenire.

Tuttavia, il metodo di “riciclo olistico” è stato brevettato e viene descritto come autosufficiente dal punto di vista energetico. Secondo il Fraunhofer Institute, che lo ha studiato direttamente grazie ad un progetto, consente di risparmiare molte più emissioni di CO2 rispetto agli attuali processi di riciclo di pneumatici fuori uso. Inoltre, produce nuove materie prime: oltre all’olio di pirolisi, si ricavano gas e nerofumo dai rifiuti utilizzati come materiali di input.

“In futuro, vogliamo contribuire all’economia circolare non solo attraverso il riciclaggio di pneumatici a fine vita – spiega Pascal Klein, CEO di Pyrum – ma anche attraverso il riciclo di plastica rinforzata con fibra di carbonio. La messa in opera del primo impianto semi-industriale automatizzato è una pietra miliare per l’industria del riciclo e un passo importante per noi nel cammino verso la costruzione del primo impianto industriale”.