Le preoccupazioni ambientali relative all’abuso di plastica spingono il mercato degli imballaggi in carta e cartone
La crescita degli imballaggi di carta e cartone pone nuove sfide per l’economia circolare
(Rinnovabili.it) – Quasi un raddoppio in soli 8 anni, con un tasso di crescita del 6,6% annuo. Sono i numeri che Research and Markets prevede per il mercato degli imballaggi in carta e cartone da qui al 2030.
Cina e Stati Uniti tireranno la volata, secondo l’analisi pubblicata dalla società, che svolge ricerche di mercato per centinaia di aziende in tutto il mondo. Pechino vedrà un tasso di crescita superiore alla media, vicino all’8%, superando gli 87 miliardi di dollari entro fine decennio. Tra gli altri mercati degni di nota, Market research cita Giappone e Canada, per i quali prevede una crescita rispettivamente del 5,4% e del 5,8% nel periodo 2022-2030. In Europa, si prevede che la Germania crescerà a circa il 6,1% annuo. A livello globale, vedremo il volume economico del settore superare i 420 miliardi di dollari, quasi un raddoppio dagli attuali 251,7.
I driver di questa crescita ci sono diversi, ma certamente fra questi è necessario annoverare le crescenti preoccupazioni ambientali relative all’uso della plastica. Gli imballaggi che contengono plastica sono sempre più nel mirino delle politiche di sostenibilità e delle denunce degli ambientalisti. Anche per questo i produttori si spostano su carta e cartone.
Ma è qui che entra nel discorso l’importanza del riciclo. Per evitare che siano le foreste a fare le spese di questa crescita del mercato, il settore del riciclo deve tenere il passo e trasformare quella degli imballaggi in una economia circolare.
Alcune previsioni segnalano che il mercato globale del riciclo di carta e cartone aumenterà a un ritmo considerevole durante il periodo 2022-2030. Nei paesi in via di sviluppo, la domanda di carta riciclata sale del 7-8% l’anno, ma le sfide restano l’alto costo dei macchinari e una raccolta ancora poco efficiente. In queste aree, normalmente il riciclo arriva al 50% del volume smaltito, mentre nell’Unione europea supera il 70%. Nel Vecchio continente, le industrie riunite nello European Paper Recycling Council hanno promesso di raggiungere il 76% entro il 2030.
