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Imballaggi a rendere, un mercato in crescita del 6% l’anno

Pallet, casse, barili, bottiglie in materiali durevoli sono molto richiesti, perché come imballaggi a rendere hanno bassi costi operativi

Imballaggi a rendere, un mercato in crescita del 6% l’anno
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I paesi in via di sviluppo potrebbero trainare l’economia degli imballaggi a rendere

(Rinnovabili.it) – Il valore del mercato degli imballaggi a rendere dovrebbe superare i 170 miliardi di dollari entro la fine del decennio, con una crescita del 6,2% all’anno. Sono cifre contenute nel recente rapporto di Exactitude Consultancy, che prevede un balzo dagli attuali 98,6 miliardi di dollari (2022). Solo per gli imballaggi in plastica, è prevista una crescita del 64%.

Gli imballaggi a rendere sono tutti quegli articoli che possono essere riciclati o riutilizzati lungo la filiera, come pallet, casse, contenitori intermedi per oggetti alla rinfusa, fusti, barili, scaffali, capsule e bottiglie. Sono costruiti in materiale durevole come legno, plastica, metallo e vetro, e sopportano eventi meteorologici estremi, urti e scossoni. 

Nel 2022, i pallet sono stati la forma più diffusa di imballaggi a rendere, con una quota di mercato del 57% e un fatturato di 33,84 miliardi di dollari.

A dominare il mercato, tuttavia, è il settore dell’industria alimentare e delle bevande, che lo scorso anno tra tutti gli imballaggi a rendere aveva una quota del 43% e un fatturato di 41,58 miliardi di dollari.

I driver di crescita per il mercato includeranno, secondo il rapporto, la crescente domanda di imballaggi sostenibili e il maggior sostegno dei governi in termini di regolamentazione

Anche nei paesi in via di sviluppo si potrebbero presentare nuove opportunità per i fornitori, grazie all’aumento dell’urbanizzazione e alla crescita dei redditi disponibili, che guidano l’aumento della domanda dei consumatori nei settori dei beni durevoli e dei prodotti alimentari. E poi c’è una ragione molto pratica: l’economia di lungo termine degli imballaggi a rendere si basa su costi operativi inferiori, che portano a margini di profitto più elevati e possono contribuire all’adozione di imballaggi a rendere in queste località. 

Una sfida chiave, tuttavia, sarà l’integrazione di questi contenitori con la logistica della filiera esistente. Attualmente, infatti, le catene di approvvigionamento sono orientate agli imballaggi monouso e mancano di processi per la restituzione degli imballaggi al fornitore. L’opinione di Exactitude Consultancy è che, per far fronte a questa sfida, sarà importante semplificare lo stoccaggio e la gestione di questo tipo di imballaggi.