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Il riciclo dell’acciaio cresce spinto dai rottami dei BRICS

Le economie in rapida crescita come Cina, India e Brasile forniranno una quota importante dei materiali per il riciclo dell’acciaio in Occidente

riciclo dell'acciaio
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Il rapporto di Fact MR traccia i nuovi trend da qui al 2033 per il riciclo dell’acciaio

(Rinnovabili.it) – Dai paesi BRICS arriverà nei prossimi anni la più grande spinta alla crescita della domanda di rottami per il riciclo dell’acciaio. Secondo l’analisi di mercato della società Fact MR, la previsione è che il mercato globale dei rottami di acciaio crescerà dalle attuali 655 milioni di tonnellate a 1050 milioni di tonnellate entro il 2033.

Secondo il rapporto, la domanda futura di rottami di acciaio potrebbe essere alimentata dall’aumento della richiesta di materie prime per la produzione di acciaio da parte di economie in rapida crescita ed emergenti come Cina, India e Brasile. Un ruolo importante lo gioca l’introduzione di politiche favorevoli al riciclo dei metalli da parte di vari governi, in risposta alle crescenti preoccupazioni per il rapido esaurimento delle risorse naturali.

Fact MR stima inoltre che il mercato globale dei rottami di acciaio crescerà a un tasso del 4,9% annuo, trainato dalla Cina (+5,7%).

I fattori chiave che orienteranno la domanda dei metalli

Nel rapporto di Fact MR troviamo anche un elenco delle questioni più pressanti che orienteranno domanda e sviluppo nel settore dei rottami metallici per il riciclo. 

Le ragioni ambientali e climatiche (ridurre l’estrazione di materia prima dal sottosuolo evita gas serra e inquinamento) sono una causa di pressione positiva verso il riciclo. Ma ci sono motivi molto meno “nobili” che influiranno positivamente: ad esempio la prevista crescita della produzione di automobili in alcuni paesi. Questo trend creerà un’enorme domanda di acciaio riciclato da utilizzare nel settore automotive per creare parti di nuovi veicoli

Da dove arriverà tutto questo metallo? Secondo il report, il rapido aumento di veicoli fuori uso in paesi come la Cina contribuirà a generare un flusso di rottami di cui beneficerà il settore del riciclo. Non solo: anche il settore siderurgico globale, in particolare nei paesi dipendenti dalle importazioni, sarà un catalizzatore di materia prima seconda. Oggi infatti questi paesi si trovano alle prese con il problema degli approvvigionamenti, con i governi esportatori che fanno il bello e il cattivo tempo sul mercato. La strategia diventa quindi quella della diversificazione, con un gran numero di nazioni occidentali decise a trovare fornitori alternativi.

Produrre acciaio, quindi sarà un’attività che dovrà fare i conti con la necessità di reperire materia prima seconda sul territorio. A seconda della disponibilità, infatti, si determina la scelta dei forni e a cascata si crea domanda di materia prima a livello nazionale. La presenza di fonti energetiche a basso costo è un altro fattore chiave per la produzione di acciaio.