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Le stufe ecologiche di Mukuru in Kenya

Mukuru Clean Stoves è un'impresa sociale che progetta, produce e distribuisce stufe ecologiche ed economiche per le famiglie a basso reddito

stufe ecologiche
Credits: Mukuru

Mukuru ha vinto l’Earthshot Prize 2022

Mukuru è il nome della più grande baraccopoli di Nairobi ma anche della startup kenyota, tutta al femminile, vincitrice dell’Earthshot Prize grazie alle sue stufe ecologiche.

La sua fondatrice, Charlot Magayi, è cresciuta vendendo carbone per stufe, combustibile utile ancora oggi a riscaldare le case di 700 milioni di africani ma estremamente pericoloso per la salute e per la sicurezza. 

Il carbone bruciato per i riscaldamenti, nell’esperienza di Magayi, è legato ai ricordi delle infezioni respiratorie sue e dei suoi vicini, conseguenze frequenti dei sistemi di riscaldamento antiquati cui ci si affidava nella terza baraccopoli più popolosa del Kenya.

Il sistema era pericoloso non solo per l’ambiente, ma anche per l’incolumità di chi lo utilizzava; ciononostante, era ritenuto da tutti – compresa Charlot Magayi – la norma. Fino al 2012, quando proprio sua figlia ha avuto un incidente con una stufa a carbone restando gravemente ustionata: da quel momento la donna ha iniziato a cercare soluzioni alternative, che non fossero pericolose, per riscaldare gli ambienti della propria casa. 

Nel 2017 ha fondato la Mukuru Clean Stoves, l’impresa tra le vincitrici dell’Earthshot Prize di quest’anno. Nel discorso di ringraziamento l’imprenditrice ha ricordato le origini della startup: “Le stufe pulite di Mukuru sono nate come soluzione ad un problema che avevo vissuto personalmente nella mia vita. Oggi abbiamo l’opportunità di trasformare la vita di milioni di persone, con fornelli e carburanti più economici, sicuri e sostenibili. È un privilegio essere riconosciuti dal Premio Earthshot mentre ci imbarchiamo nel prossimo passo del nostro viaggio.”

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Le stufe ecologiche di Murutu 

Le stufe ecologiche Murutu sono costruite con materiali riciclati di provenienza locale, non bruciano carbone ma biomassa trasformata a base di carbone, legno e canna da zucchero. Il processo di combustione risulta più pulito, generando tra il 50 e il 90% in meno di inquinanti di un fuoco aperto e il 70% in meno di una stufa tradizionale a carbone.

 I vantaggi non sono solo ambientali ma anche economici, visto che le stufe ecologiche hanno un prezzo accessibile a tutti: 10$, e il carburante per alimentarle costa la metà di quello tradizionale. 

Le stufe ecologiche sono anche più sicure dei tradizionali sistemi di riscaldamento: abbassano del 40% il rischio di ustioni per i bambini di età inferiore ai 5 anni. 

Le prospettive della startup sono fiorenti, al momento 200.000 persone in Kenya utilizzano le stufe prodotte da Murutu: questo ha consentito il risparmio complessivo di 10 milioni di dollari in costi di carburante ma ha anche salvato vite umane. In tre anni le fondatrici sperano di arrivare a un milione di clienti, in dieci vorrebbero raggiungere una platea di 10 milioni di persone in tutta l’Africa.  Tra i progetti futuri, c’è la costruzione di una stufa ancora più pulita, che bruci etanolo.