La startup Dimension Polymers questa primavera lancerà sul mercato il filamento di ABS riciclato compatibile con quasi tutte le stampanti 3d. L'uso di questa bobina abbatte del 66% le emissioni rispetto alla plastica vergine.
(Rinnovabili.it) – Una startup americana ha messo a punto il polimero di ABS riciclato per stampanti 3d. La Dimension Polymers questa primavera lancerà sul mercato una bobina identica a quelle convenzionali ma che nasconde un’anima green.
Conosciamo le potenzialità della stampa 3d e le applicazioni sempre più efficaci nel campo delle protesi sanitarie, della costruzione di edifici e del mondo del design. Il lato negativo di questa fiorente tecnologia è che la maggior parte delle macchine è in grado di stampare solamente materie plastiche inquinanti ed è stimato che la produzione di bobine per la stampa tridimensionale attualmente rilasci in atmosfera 14.000 tonnellate di CO2 l’anno. Un dato inquietante se si pensa che il mercato è in costante crescita e che nel 2020 è previsto che questi dispositivi consumeranno circa 113.000 tonnellate di materiale l’anno.
Oggi la sfida è rendere gli apparecchi sempre più efficienti cercando di alimentarli con materiali sostenibili. Sono già in commercio degli estrusori che trasformano oggetti in plastica in filamenti per la stampa, ma purtroppo queste macchine sono molto ingombranti, costose ed il risultato è di qualità inferiore rispetto agli oggetti estrusi da bobine convenzionali.
Il filamento sviluppato da Dimension Polymers, la startup fondata da Mark Sherman e Gerald Galazin riesce ad abbattere del 66% le emissioni di CO2, dato che è ottenuto per il 95% da plastica riciclata. Il materiale è disponibile in classiche bobine di 1,75 mm o 3 mm di diametro o in pellets per adattarsi alla maggior parte delle stampanti 3d in commercio. L’unico inconveniente è che per adesso questo tipo di ABS riciclato esiste solamente di colore nero ma i creatori assicurano che presto saranno in grado di commercializzare altre colorazioni.
La vendita inizierà questa primavera dato che la startup ha ottenuto i fondi necessari all’avvio del progetto con la campagna di crowfunding pubblicata sulla piattaforma Kickstarter, durante la quale ha ricevuto 20.000 dollari da 118 benefattori.