(Rinnovabili.it) – Gli studenti dell’Università di Maribor, uno degli atenei più importanti della Slovenia, hanno realizzato una macchina che segna un grande progresso nel mondo delle stampanti 3D.
Sostituendo i classici materiali utilizzati per creare oggetti tridimensionali con un misto di terra semi e acqua, le macchine a controllo numerico del giovane team riescono a produrre oggetti verdi, che si presentano come scritte e disegni viventi.
Al posto di nylon, plastica e resine epossidiche la stampante plasma un materiale che con il tempo dà vita a opere di ecodesign tecnologiche, naturali e senza dubbio molto affascinanti.
Il gruppo delle stampanti 3D Print Green
Il team di giovani progettisti formato da Maja Petek, Tina Zidanšek, Urška Skaza, Danica Rženičnik e Simon Tržan ha capovolto la classica frase che si trova nelle e-mail “Think before you print” in “Print because it’s green”, invitando a provare le potenzialità di questo nuovo modo di pensare alla natura abbinata al design.
Questa applicazione delle stampanti 3d nel design, come la maggior parte dei progetti universitari, ancora non è pronta per essere commercializzata, ma il team sloveno ha già realizzato numerosi vasi, fioriere, e scritte “verdi” che dimostrano la facilità di utilizzo ed i risultati che si possono raggiungere con Print Green.
Il mix di terra e semi viene stampato su una base di Styrodur, un polistirene espanso rigido che di solito viene utilizzato in edilizia come isolante. Questo materiale è stato scelto perché essendo imputrescibile riesce a sopportare bene le frequenti irrigazioni di cui hanno bisogno i vasi e le scritte viventi.
Il design, l’architettura, la scienza e la moda stanno subendo la forte influenza della stampa 3D, che permette di creare forme impensabili con le macchine tradizionali e di utilizzare materiali – naturali e non – in modi completamente nuovi.