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La sostenibilità è anche una calzatura biodegradabile

L'azienda italiana SCARPA è fornitrice ufficiale del Giro d’Italia, dove tutto lo staff ha calzato una speciale limited edition della Mojito Bio, la prima scarpa certificata biodegradabile al 100%

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di Isabella Ceccarini

(Rinnovabili.it) – 80 anni di storia alle spalle e la voglia di costruire il futuro. SCARPA è un’azienda italiana, tra i grandi nomi della produzione di calzature da montagna e per le attività outdoor, con il pallino della sostenibilità. Il suo “Green Manifesto” contiene i principi sostenibili dell’azienda che si sono già tradotti in azioni concrete. Il 100% del personale della sede di Asolo (in provincia di Treviso) è stato formato sui temi dell’innovazione sostenibile, in caso di dubbi possono rivolgersi ai 16 Sustainability Ambassador distribuiti per ogni funzione aziendale. Le sedi estere seguiranno presto lo stesso progetto.

Come spiega il presidente Sandro Parisotto, «questo Manifesto è un prendere consapevolezza di cosa è SCARPA oggi per immaginare cosa sarà domani. Da sempre, vivendo le montagne, ci siamo resi conto in prima persona degli effetti negativi dell’inquinamento sull’ambiente e abbiamo sviluppato una cultura di rispetto per l’ambiente a cui vogliamo dare una struttura più definita, affinché i nostri valori possano trasformarsi in un contributo concreto ed efficace alla custodia della natura e al benessere della società».

Dal gennaio 2020 il 100% dell’energia elettrica utilizzata in Italia proviene da fonti rinnovabili certificate e dall’inizio del 2021 l’impegno si è rafforzato con l’impiego di energia da biomassa vegetale a basso impatto. Se non fosse abbastanza, un ulteriore risparmio di emissioni viene dagli impianti fotovoltaici installati sulla sede. 

Il nome stesso è un acrostico significativo: S come sostenibilità (di obiettivi concreti e misurabili), C come cura (fattura accurata di prodotti che durano nel tempo), A come aria (la vocazione per le attività all’aria aperta), R come rispetto (per la natura e per le persone), P come performance (prodotti innovativi), A come autenticità (essere trasparenti).

Anche le scarpe hanno una seconda vita

La nascita dell’azienda ad Asolo, nel 1938, si deve a lord Rupert Edward Cecil Guinness, membro della famiglia di produttori di birra. Riunì le eccellenze locali nella lavorazione della pelle e fondò la Società Calzaturieri Asolani Riuniti Pedemontana Anonima (acronimo di SCARPA). La fabbrica non riuscì a riprendersi dalla guerra finché a metà degli anni Cinquanta fu rilevata dai fratelli Luigi, Francesco e Antonio Parisotto

La seconda generazione dei Parisotto ha fatto di SCARPA un’azienda di importanza internazionale, leader per le calzature da sci alpinismo, telemark, climbing, hiking e trail running a cui si è appena aggiunto l’urban outdoor: scarpe per atleti o per appassionati, ma comunque comode e durevoli. Le calzature dell’azienda, infatti, sono realizzate in modo da evitare l’obsolescenza programmata: è possibile farle risuolare e dare loro una seconda vita. «Riteniamo sia questo il modo più autentico per essere sostenibili: fare prodotti di qualità che durano, prolungandone il ciclo di vita quando possibile. L’impegno nella ricerca e nell’innovazione (in cui SCARPA investe il 5% del fatturato) ci ha portato ad adottare prima di tutti un materiale ecosostenibile e dalle performance eccezionali come il Pebax® RNew®» prosegue Parisotto.

Pebax® RNew® – un materiale totalmente biologico e riciclabile utilizzato per gli scarponi da scialpinismo – nasce dai semi della pianta del ricino da cui si ottiene un materiale bio-plastico estremamente leggero e resistente al freddo, in grado di rimanere flessibile anche con le temperature più rigide. Un’innovazione importante anche per l’ambiente: l’impiego di questo materiale genera un risparmio di energia del 29% (rispetto all’equivalente usando materiali plastici standard) e una riduzione del 32% delle emissioni di anidride carbonica

La società è impegnata in difesa dell’ambiente ormai da molti anni e oggi sta cercando di strutturare un approccio sostenibile a 360° che va dai processi produttivi all’approvvigionamento energetico: dal 2013 nella sede di Asolo è stato installato un impianto fotovoltaico di oltre 3.000 metri quadri, che oggi copre oltre il 40% del fabbisogno energetico dell’azienda. Inoltre, produrre per l’85% in fabbriche di proprietà e per la maggior parte in Europa permette un attento controllo delle pratiche sociali e ambientali, a cominciare dalla salute e dalla sicurezza dei lavoratori.

Al Giro d’Italia con Mojito Bio, la scarpa biodegradabile

L’attenzione alla sostenibilità e l’amore per la vita all’aria aperta hanno portato SCARPA ad essere per il secondo anno il fornitore ufficiale del Giro d’Italia: tutto lo staff ha calzato una speciale limited edition della Mojito Bio, la prima scarpa certificata biodegradabile al 100% prodotta dall’azienda. La nuova calzatura, una volta arrivata alla fine del suo ciclo di vita, è in grado di decomporsi dieci volte più rapidamente di una scarpa normale riducendo notevolmente l’impatto ambientale. Quest’anno la collaborazione tra SCARPA e il Giro d’Italia si è arricchita con l’adesione, in qualità di partner ufficiale, a Ride Green, il progetto ecosostenibile dedicato alla salvaguardia dell’ambiente per la raccolta, il riciclo e il recupero dei rifiuti, che ha accompagnato le tappe del Giro per sensibilizzare i comuni e le città sui principi della sostenibilità.