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Riconversione Plastica monouso, al via il bando per accedere agli incentivi

Riconversione Plastica monouso, al via il bando per accedere agli incentivi

di Paolo Travisi

Bando riconversione plastica: istanze aperte dal 21 ottobre 2024 al 20 dicembre 2024

Un nuovo incentivo alle aziende che realizzano prodotti in plastica monouso per convertire la loro linea di fabbricazione in un’ottica di economia circolare. Con la pubblicazione del decreto direttoriale 27 settembre 2024 n. 84, che definisce “le modalità e i criteri per l’attribuzione di un contributo alle imprese produttrici di prodotti in plastica monouso che intendano modificare i loro cicli produttivi mediante la riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo, verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi”, il Ministero dell’ambiente ha approvato il bando per la richiesta dei contributi, che fa seguito al decreto ministeriale 22 dicembre 2023, che invece aveva definito le regole di funzionamento dell’agevolazione.

Incentivi Riconversione Plastica: come e quando fare la domanda

Dal prossimo 21 ottobre, le imprese interessate avranno a disposizione un budget da 10 milioni di euro in supporto alla loro attività di riconversione nella plastica. Le imprese possono presentare le domande di accesso al contributo a partire dal 21 ottobre e fino al 20 dicembre 2024, ma solo tramite posta elettronica certificata, scrivendo all’indirizzo: riconversione.plastica@pec.mase.gov.it. Qui si può trovare il modulo per compilare la domanda.

A quanto ammonta il contributo per le aziende?

Lo stanziamento per la riconversione della plastica monouso fornirà copertura fino all’80% delle spese sostenute per l’acquisto di macchine, impianti, attrezzature e componenti, dei programmi informatici e delle licenze correlate al loro utilizzo che permettano di cambiare produzione, lasciando il monouso.

Un contributo a fondo perduto del 40% copre invece le spese di progettazione e riprogettazione di impianti e macchinari. In ogni caso il tetto massimo di spesa è di pari a euro 300.000.

Per plastica monouso si intende un prodotto realizzato interamente o parzialmente in plastica e che non è concepito, progettato o immesso sul mercato per essere riutilizzato. 

Chi potrà beneficiare del contributo? Ad esempio le aziende che producono tazze o bicchieri in plastica per bevande o contenitori per alimenti usa e getta.

Riduzione plastica monouso, obiettivo 2026 più vicino

Il decreto appena pubblicato, attua una parte del decreto legislativo del 2022 che recepisce la Direttiva europea 2019/904, con l’obiettivo generale di ridurre il consumo di plastica entro il 2026. La direttiva, infatti, impone agli stati membri di adottare tutte quelle misure necessarie per raggiungere una·”riduzione ambiziosa e duratura del consumo dei prodotti di plastica monouso”, ma come per ogni direttiva, spetta ad ogni singolo governo del paese membro di scegliere la misura più idonea al raggiungimento dello scopo.

Nella documentazione presente sul sito del MASE c’è anche il modulo su cui indicare il tipo di “intervento finalizzato alla modifica del ciclo produttivo”, sul quale bisogna descrivere l’intervento e gli obiettivi che si intendono raggiungere; una puntuale descrizione delle attività da svolgere, dei principali beni da acquisire e del cronoprogramma previsto; livello di cantierabilità dell’intervento, compresa l’indicazione di eventuali pareri e/o nulla osta da parte di amministrazioni o enti. 

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