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Puma ci veste green

Nei negozi a partire dal 2013 la nuova linea biodegradabile di Puma assicura vantaggi ambientali senza impattare troppo sui costi al consumatore

(Rinnovabili.it) – Aiutare la natura e risollevare le vendite, ecco a cosa sta puntando la Puma. Il noto brand tedesco di abbigliamento sportivo e calzature sta puntando sulla sostenibilità lanciando sul mercato una nuova linea di vestiti e scarpe biodegradabili nel tentativo di limitare i danni che la produzione industriale causa al pianeta.

 

La società ha inoltre affermato di aver attivato un sistema di contabilizzazione dell’inquinamento atmosferico prodotto, gas serra, rifiuti, suolo e uso dell’acqua. “Abbiamo deciso che la sostenibilità è un mega-trend”, ha dichiarato l’amministratore delegato Franz Koch alla Reuters specificando “Vogliamo contribuire a un mondo migliore. Allo stesso tempo, vogliamo anche ritagliarci il nostro vantaggio competitivo,” visto che i consumatori sono sempre più attratti da nuovi prodotti eco-compatibili.

 

Dal 2013 saranno quindi in vendita sneakers e camicie biodegradabili, giacche e zaini in plastica riciclabili che potranno essere riconsegnati nei punti vendita per essere trattati correttamente. La suola della scarpa, infatti, dovrebbe essere prodotta in materiale plastico biodegradabile mentre la tomaia di cotone organico e lino. Dopo essere stata trattata in un impianto di frantumazione la scarpa potrebbe diventare compost in sei-nove mesi.

Ma biodegradabile, ha specificato Koch, non vuol dire che il prodotto non sia durevole. A rassicurare il consumatore anche l’impatto dei nuovi prodotti: una nuova T-shirt biodegradabile, per esempio, avrebbe costi ambientali di euro 2,36 in termini di gas a effetto serra, acqua, rifiuti, inquinamento atmosferico, e di uso del suolo associato con la sua produzione, rispetto ai 3,42 euro per un normale T-shirt.