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Parte il progetto per la produzione pilota di pelle coltivata artificialmente

Dalla California la start-up VitroLabs comincerà a produrre e commercializzare una pelle coltivata a partire da poche cellule animali

pelle coltivata
Pelle coltivata di VitroLabs // Foto di Adam Dillon

La prima pelle coltivata a cellule per ridurre l’impatto ambientale senza rinunciare al lusso

(Rinnovabili.it) – VitroLabs Inc, azienda californiata di biotech, si sta affermando come prima nello sviluppo di un processo produzione di pelle animale coltivata da cellule. Il finanziamento per la produzione pilota ha raggiunto quota 46 milioni di dollari e ha visto il contributo di diversi attori. Tra questi spiccano Agronomics, Invest FWD, del gruppo globale di lusso Kering, di New Agrarian e Regeneration VC. Anche Leonardo di Caprio, generalmente in primo piano per quanto riguarda le iniziative legate ai temi della sostenibilità, ha partecipato alla raccolta. Helgason, CEO di VitroLabs, ha dichiarato: “C’è stata un’esplosione di aziende che stanno sviluppando materiali alternativi alla pelle. Tuttavia, in VitroLabs, il nostro cuoio coltivato conserva le caratteristiche biologiche della vera pelle animale che l’industria, gli artigiani e i consumatori conoscono e amano, eliminando gli aspetti più dannosi dal punto di vista ambientale ed etico del processo di produzione convenzionale”.

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Scopo di VitroLabs è creare materiali di alta qualità e ridotto impatto ambientale. La sfida di questo progetto è coniugare gli elevati standard del settore del lusso con il benessere degli animali. “In un momento in cui la gestione ambientale è più importante che mai, le aziende biotech hanno l’opportunità di essere all’avanguardia nel cambiare il modo in cui produciamo materiali e costruiamo catene di approvvigionamento, lavorando mano nella mano con gli  artigiani esistenti che sono la pietra angolare del settore della pelletteria”, ha commentato Helgason. “Lanciando la prima produzione di pelle coltivata, raggiungeremo un traguardo importante”.

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Marie-Claire Daveu, Responsabile della sostenibilità e degli affari istituzionali di Kering, ha dichiarato: “Un pilastro della nostra tabella di marcia sulla sostenibilità è dedicato all’innovazione sostenibile e la ricerca attiva di materiali alternativi in grado di ridurre il nostro impatto ambientale a lungo termine fa parte delle soluzioni che stiamo esplorando da anni. Crediamo che l’innovazione sia la chiave per affrontare le sfide di sostenibilità che l’industria del lusso sta affrontando, ed è per questo che siamo molto interessati al potenziale dei biomateriali come la pelle coltivata”.