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Dalla Norvegia i primi pneumatici carbon neutral per bici a impatto zero

Fatti di alghe, reti da pesca e fibre di giubbotti antiproiettile, gli pneumatici carbon neutral presentati all’Eurobike sono campioni di innovazione

pneumatici carbon neutral
Credits: reTyre

Un’accurata analisi del ciclo di vita permette all’azienda norvegese reTyre di vantare pneumatici carbon neutral

Quest’anno all’Eurobike di Francoforte è la Scandinavia a vincere la gara di sostenibilità. Il produttore norvegese reTyre ha presentato infatti i primi pneumatici carbon neutral al mondo durante la rassegna delle due ruote e della mobilità sostenibile iniziata il 3 luglio nella città tedesca. La gomma da bicicletta è realizzata interamente con materiali riciclati, come reti da pesca e fibre di giubbotti antiproiettile. Si tratta di una vera e propria sperimentazione di filiera, che cerca di bilanciare tutti gli impatti e di analizzarli nel dettaglio.

Gli pneumatici carbon neutral di reTyre rappresentano un importante passo verso una produzione più sostenibile di gomme. La parte interna è basata sulle reti da pesca dismesse recuperate dall’oceano, mentre le alghe raccolte dalle fioriture nei laghi e negli oceani costituiscono il battistrada. L’idea è non solo ripulire le acque dall’inquinamento da plastica, ma anche prevenire l’eutrofizzazione. Le fibre di Kevlar riciclate da giubbotti antiproiettile vengono invece impiegate nei talloni e nella protezione contro le forature. Altri materiali riciclati post-consumo vengono usati per minimizzare i gas serra.

Prototipo sì, ma un esempio per la mobilità del futuro

Nonostante il pneumatico carbon-neutral sia ancora un prototipo, sarà esposto insieme alla gamma di pneumatici bio-based e riciclabili dell’azienda. Tra questi, spicca tutta una nuova linea per ciclisti urbani da osservare presso lo stand all’Eurobike.

Friedemann Ohse, responsabile del progetto, ha spiegato che l’impronta di carbonio del pneumatico è calcolata tramite una valutazione del ciclo di vita (LCA) verificata da terze parti. Per ridurla al minimo vengono ottimizzati non solo i processi di produzione, ma anche quelli di trasporto. L’obiettivo è infatti realizzare un prodotto praticamente a zero emissioni. Le alghe usate, avendo un equivalente di CO2 negativo, bilanciano le emissioni rimanenti, ottenendo un impatto netto pari a zero senza ricorrere a scorciatoie come crediti di carbonio o sussidi esterni. Questo approccio permette a reTyre di vantare un prodotto veramente carbon-neutral.

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