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Inventato un packaging intelligente che riduce lo spreco alimentare

packaging intelligente
Foto di Tao Yuan su Unsplash

Durante il trasporto i prodotti alimentari possono deteriorarsi. Ma il nuovo packaging intelligente inventato in Ohio promette di risolvere il problema

(Rinnovabili.it) – Sarà in grado di monitorare le fluttuazioni di temperatura, i cambiamenti del tasso di umidità e l’eventuale sviluppo di agenti patogeni nei prodotti alimentari deperibili durante il trasporto. È il packaging intelligente che riduce gli sprechi di cibo su cui stanno lavorando i ricercatori della Case Western Reserve University.

Il sistema sperimentato dagli scienziati si basa su un piccolo dispositivo di monitoraggio autoalimentato, costituito da sensori flessibili e un accumulatore di energia che utilizza i sacchettini di perline di gel di silice antiumidità negli imballaggi. L’energia generata dalle vibrazioni del camion che trasporta i prodotti alimenta un sistema di monitoraggio in tempo reale. Questo fornisce ai produttori alimentari e al personale addetto ai trasporti dati digitali su temperatura, umidità e condizioni di deterioramento degli alimenti confezionati. 

Tecnicamente il meccanismo per la generazione di energia si chiama nanogeneratore triboelettrico. Basato sull’essiccante da pacchi, trasforma l’energia meccanica generata dallo sfregamento delle perline di gel di silice in elettricità. Un telaio a nido d’ape in cartone progettato allo scopo contiene le perline. Con l’energia generata si alimenta la generazione dei dati utili al monitoraggio. 

Sistemi simili esistono già, ma si basano su batterie costose e più inquinanti del sistema progettato dagli esperti della CWRU. Il team sta ora assemblando un prototipo funzionante, con la speranza di aumentare la produzione e iniziare a commercializzare il prodotto nei prossimi cinque anni. In questo momento il packaging intelligente è stato pensato per la prevenzione del deterioramento degli alimenti, ma la tecnologia potrebbe offrire vantaggi anche per la spedizione dei vaccini.

L’obiettivo è in generale rendere la filiera più efficiente e conveniente per i distributori, creando anche risparmi per i produttori alimentari e migliorando la qualità del cibo. L’idea di studiare un sistema di imballaggio alimentare più “smart” nasce dal fatto che oggi molti prodotti vengono spediti da un paese all’altro, affrontando viaggi lunghi e diverse condizioni ambientali. 

Inoltre, un altro motore della ricerca è il pensiero che oggi un terzo del cibo prodotto finisce sprecato, secondo la FAO. Le cause sono molteplici e variano di intensità a seconda della latitudine. Si intrecciano cattive abitudini dei consumatori, inefficienza delle strutture di stoccaggio, politiche della grande distribuzione organizzata e dell’agricoltura. Per questo, porre rimedio a tutti i livelli della filiera diventa fondamentale.

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