Sostituire la plastica si può: NotPla ha ideato e produce un packaging alimentare a base di alghe grazie al quale ha vinto l’Earth Prize, riconoscimento assegnato dal Principe William lo scorso 2 dicembre.
(Rinnovabili.it) – Eliminare la plastica dall’ambiente, liberare il packaging dalla dipendenza di materie prime inquinanti: questa la mission di NotPla, che produce imballaggi a base di alghe totalmente naturali e completamente biodegradabili.
Ci sono più di 6 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica non trattati per le nostre strade e nei nostri mari; i circuiti del riciclo riescono a raggiungere solo il 9% della plastica prodotta, mentre il 12 % viene incenerito.
Rispondere a questa emergenza vuol dire trovare alternative realmente sostenibili ed efficaci, come il packaging a base di alghe e piante di NotPla, che può essere compostato in casa come fosse un frutto ed è valso alla startup l’Earth Prize 2022, così commentato da Pierre Paslier, co-fondatore insieme a Rodrigo Garcia Gonzalez: “Quattordici milioni di tonnellate di plastica entrano nei nostri oceani ogni anno. Abbiamo fondato Notpla quando abbiamo scoperto che la soluzione risiede anche nei nostri oceani. Stiamo già sostituendo la plastica che affligge i nostri mari e lavorando con allevamenti di alghe che restituiscono l’ambiente e l’economia locale. Grazie per averci riconosciuto mentre facciamo il nostro prossimo grande passo ed eliminiamo definitivamente la plastica monouso!”.
Il packaging a base di alghe di NotPla
Gli imballaggi realizzati a base di alghe e piante di NotPla sono completamente biodegradabili. La materia utilizzata è totalmente naturale e molto versatile: può essere utilizzata per creare diversi tipi di packaging, come la bolla edibile per contenere liquidi da cui è nata la startup ma anche rivestimenti per contenitori alimentari, carta per l’industria cosmetica o per la moda.
Gli effetti benefici derivano innanzitutto dal fatto che si evita l’utilizzo di plastica in un settore – quello del packaging, in particolare alimentare – che è tra i più inquinanti: le alghe marine coltivate dalla start up inoltre catturano il carbonio 20 volte più velocemente degli alberi, contribuendo così alla riduzione delle emissioni globali di CO2 e al contrasto alla crisi climatica. L’allevamento di alghe aumenta la popolazione ittica delle aziende agricole, dando così nuove opportunità di lavoro per le comunità di pescatori.
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Il futuro del packaging sono le alghe
La startup è all’inizio del suo percorso e sta concentrando la sua ricerca nell’individuazione di altri materiali alternativi alla plastica monouso per imballaggi di vari settori e su scala globale e ha già raggiunto alcuni traguardi. Durante la maratona di Londra del 2019, ad esempio, sono state distribuite ai partecipanti più di 36.000 bolle edibili contenenti Lucozade; quest’anno è cominciata la collaborazione con Just Eat, per cui NotPla ha realizzato più di un milione di scatole per il cibo d’asporto e auspica di sostituire i più di 100 milioni di contenitori rivestiti in plastica utilizzati ogni anno in Europa.