La lampada Led MOW si ricarica grazie ad un supporto ad induzione, rimane accesa 10 ore, consuma 20 volte meno energia di una lampadina ad incandescenza e assume 65.000 colori diversi
(Rinnovabili.it) – Su kickstarter è iniziata la campagna per finanziare la produzione industriale di MOW: la lampada led che si può spostare per la casa e ricaricare con il supporto a induzione, un oggetto sostenibile, versatile e divertente con i suoi giochi di luce e di colore.
Progettata dalla designer francese Emilie Deltort la lampada led dalla forma sfaccettata è priva di cavi e pulsanti. Grazie all’accelerometro a tre assi basta girarla sottosopra per spegnerla, agitarla per cambiare il colore e metterla su un lato per scegliere l’intensità. Questa sorgente di luce divertente e versatile per chi si intende di informatica è ulteriormente personalizzabile con Arduino, una piattaforma per creare prototipi utilizzata da moltissimi “nerd”.
Lo sviluppo del progetto è avvenuto con la collaborazione dell’azienda Busybee che ha tradotto gli schizzi progettuali in un prodotto efficiente e sostenibile, grazie ai diodi Led che permettono un notevole risparmio energetico.
La batteria da 4,500mAh va posizionata sull’apposito supporto che ne permette la ricarica ad induzione. Una volta staccata la lampada si illumina per 10 ore alla massima intensità e questo la rende adatta ad essere utilizzata come torcia o lanterna.
La lampada Led riesce a garantire un’illuminazione pari ad una lampada ad incandescenza da 50 W consumando venti volte meno energia, la colorazione MOW può assumere 65.000 tonalità diverse per adattarsi ad ogni ambiente e situazione. L’intensità luminosa è adatta alla lettura e rende perfetta la piccola MOW come lampada da comodino o da scrivania mentre scegliendo la luce ad intermittenza si può creare una piccola discoteca in casa.
La lampada led divertente ed open source si può acquistare su kickstarter a 79 € più le spese di spedizione scegliendo tra nero e bianco ma sono disponibili anche le versioni in legno lavorato a mano e con l’involucro illustrato dal fumettista belga Morthis Ghost.