Rinnovabili

Miele, perché progettare elettrodomestici sostenibili

Alessandro Covi AD di Miele Italia con lo chef Heinz Beck

di Isabella Ceccarini

Miele è un’azienda leader nel settore degli elettrodomestici per la cottura, conservazione e la pulizia.La società ha ospitato nel suo Experience Center di Roma un incontro in cui l’alimentazione è stata protagonista a tutto tondo: dallo show cooking del grande chef Heinz Beck al binomio salute e sport che guida Tennis & Friends.

Oggi che la sostenibilità in cucina è un valore guida, sia dal punto di vista della sana alimentazione che dei consumi, quanto conta la scelta degli elettrodomestici? Può cambiare il risultato finale dal punto di vista delle prestazioni e della spesa? Ne abbiamo parlato con Alessandro Covi, amministratore delegato di Miele Italia.

Cosa significa per Miele l’impegno sul fronte della sostenibilità? Che posto occupa la ricerca nella strategia dell’azienda?

La sostenibilità fa parte del nostro DNA, direi che è da sempre un punto focale della nostra strategia aziendale.

Per Miele uno dei fondamenti della sostenibilità risiede nella longevità dei prodotti.

Tecnologia, qualità e salute sono alla base degli elettrodomestici che progettiamo e testiamo per durare vent’anni, realizzandoli pensando alle persone a cui sono destinati, alla loro salute, all’ambiente e al risparmio energetico.

Progettare degli elettrodomestici che durano il doppio o il triplo della media di mercato significa dare un contributo reale alla sostenibilità.

La longevità, infatti, si traduce prima di tutto nell’usare meno materiali e nel consumare meno energia.

Uno dei settori in cui Miele è impegnata da sempre, e oggi in maniera particolare, è quello di produrre elettrodomestici con un basso consumo di acqua e di elettricità.

La vera sfida è fare un prodotto che ottenga buoni risultati consumando poco. Per questo investiamo molto nei materiali, nei processi, nelle tecnologie, nell’elettronica, nei controlli.

I consumatori ne sono consapevoli?

Certamente ci impegniamo molto per far capire ai consumatori il nostro costante impegno in ricerca e innovazione, ma è necessario che anche loro partecipino a questo processo.

Ad esempio, abbiamo programmi eco che consumano dal 40 al 50% in meno.

Dalle nostre analisi abbiamo rilevato che li usa solo il 3% dei consumatori; infatti privilegiano programmi più veloci per fare prima, senza preoccuparsi dei consumi.

Evidentemente dobbiamo comunicare meglio il valore di questi programmi, perché a prima vista si pensa che più durano più consumano, mentre è vero esattamente il contrario.

Infatti un programma eco dura più a lungo, ma grazie alla chimica dà ottimi risultati e al tipo di funzionamento fa risparmiare in termini di consumo con un duplice vantaggio: fa bene al portafogli del consumatore e fa bene all’ambiente.

Molti ritengono che la durata sia un problema. Tuttavia, i nostri elettrodomestici si possono azionare di notte perché sono super silenziosi. La bolletta sarà la migliore risposta a questa perplessità.

Qual è un elettrodomestico che testimonia la ricerca di Miele?

Abbiamo progettato una lavastoviglie che funziona con l’acqua piovana raccolta nei serbatoi, adatta alle zone dove c’è poca acqua: anche questo è un apparecchio pensato in chiave sostenibile.

Venti anni fa il consumo acqua di una lavatrice era di circa 200 litri, oggi siamo tra i 40 e i 50 litri: abbiamo fatto passi da gigante.

Oggi c’è maggiore consapevolezza: una volta i consumatori chiedevano solo informazioni sulle prestazioni di un elettrodomestico, oggi vogliono conoscere la classe energetica. I nostri apparecchi, ad esempio, rientrano quasi tutti nella nuova classe A.

I consumatori sono interessati al bilancio di sostenibilità?

Leggere un intero bilancio di sostenibilità è impossibile, saranno circa duecento pagine di dati e credo che nessun consumatore arriverebbe fino in fondo.

L’interesse per la sostenibilità, però, è in crescita e vogliamo stimolare questo interesse.

Per sensibilizzare ancora di più i consumatori stiamo cercando di fare un “riassunto” del bilancio di sostenibilità, affinché tutti possano conoscerlo in grandi linee.

Exit mobile version