(Rinnovabili.it) – Un nuovo studio condotto da Tetra Pak, celebre multinazionale nel settore del packaging alimentare, rivela un cambio di rotta nel settore Food & Beverage. Le aziende attive nel comparto, infatti, starebbero valutando in grande maggioranza una riduzione della plastica e il passaggio a pratiche più sostenibili.
L’industria alimentare è infatti uno dei settori più insostenibili e legati a modelli di business basati sulla plastica. L’imballaggio è un modo per presentare il prodotto ai consumatori e le aziende ci hanno puntato tantissimo. Con l’esito di riempire gli scaffali di materiali inquinanti e difficili da smaltire. Ora stanno cercando idee per cambiare rotta. Un cambiamento guidato principalmente dalla domanda dei consumatori, con il 74% del campione intervistato che indica una maggiore propensione all’acquisto di marchi sostenibili.
Il sondaggio di Tetra Pak ha evidenziato che tre dei cinque principali impegni di sostenibilità delle aziende riguardano la riduzione della plastica. Nonostante le sfide economiche, il 77% è disposto a investire in soluzioni sostenibili. Le preferenze dei consumatori giocano un ruolo chiave, con il 42% disposto a pagare di più per imballaggi “rispettosi dell’ambiente”.
L’urgenza del cambiamento è evidente, con un aumento previsto del 10% nel prossimo quinquennio delle aziende che puntano alla decarbonizzazione. Il 65% ha sottolineato l’importanza dello sviluppo di nuovi prodotti. La stessa Tetra Pak ci sta provando: dichiara un aumento del 46% nelle vendite di confezioni realizzate con polimeri di origine vegetale nel 2023 rispetto al 2021.
Tuttavia, molto resta da fare. Gli imballaggi, dai vasetti di yogurt alle bottiglie d’acqua, rappresentano circa il 40% della plastica utilizzata in UE e oltre il 60% dei rifiuti di plastica generati. Il packaging di plastica è la tipologia di imballaggio con il tasso di riciclo più basso. Secondo una analisi della Corte dei Conti Europea, l’Unione potrebbe non raggiungere i suoi obiettivi di riciclo degli imballaggi in plastica.