L'inchiostro di polpa di legno stampato in 3D si trasforma in modo controllato una volta persa la sua umidità, seguendo uno schema prestabilito.
La miscela necessaria può essere ottenuta dal recupero degli scarti di legno
(Rinnovabili.it) – Immagina se dopo aver potato gli alberi nel tuo giardino, potessi recuperare gli scarti, trasformarli in un “inchiostro” e ottenere un legno stampato in 3D che una volta solidificato si trasforma in mobili, arredi se non addirittura in componenti costruttivi della casa.
Nonostante sia alle prime fasi, è a questo che punta la ricerca avviata da Doron Kam, dell’Università Ebraica di Gerusalemme. Il team è riuscito a sviluppare una tecnica per la stampa 3D di strutture in legno che si trasformano in modo controllato e prevedibile man mano che si asciugano. Ottenendo strutture sufficientemente robuste, si può pensare in futuro di poterle impiegare nel design d’arredo o nella costruzione stessa degli edifici.
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Lo studio è partito dalla naturale capacità del legno di mutare forma una volta persa l’umidità iniziale, seguendo la struttura delle cellule che lo formano. Servendosi di una miscela composta principalmente da “farina di legno” recuperata da scarti precedenti, Kam e il suo gruppo, hanno stampato fogli di legno umidi e piatti, ma che una volta asciutti, si sono deformati seguendo la forma prescelta dai ricercatori.
Il legno stampato in 3D con questa tecnica ha prodotto ad esempio una ciotola sufficientemente robusta, partendo da una stampa di cerchi concentrici composta dalla particolare miscela. O ancora un rettangolo piatto fatto si strisce separate e con diverso orientamento, ha prodotto una particolarissima forma a spirale una volta seccato.
La quantità di deformazione e la posizione finale sono controllate dai ricercatori grazie all’orientamento e dalla velocità di stampa delle singole strisce di legno stampato in 3D.
L’obiettivo ora è quello di produrre forme più complesse.